Il Ministro per l’innovazione tecnologia e la transizione digitale, ha dichiarato che l’obiettivo del governo è offrire connessioni a 1 Gbps su tutto il territorio nazionale entro il 2026. Rispondendo al question time alla Camera dei Deputati, Vittorio Colao ha trattato altri argomenti, tra cui lo sviluppo di un’infrastruttura cloud nazionale, la creazione delle rete unica e le iniziative relative alla transizione digitale.
Banda ultralarga a 1 Gbps
Il Ministro ha sottolineato che “c’è un forte e non più tollerabile ritardo nel processo di infrastrutturazione del Paese“. Infatti oggi il 60% delle famiglie non usufruisce dei servizi Internet su rete fissa e non ha accesso ad una connessione di almeno 30 Mbps. Questi problemi sono risultati più evidenti con l’adozione della didattica a distanza e dello smart working.
Secondo Colao “è necessario agire sul fronte dell’offerta, e quindi dell’infrastrutturazione, e su quello della domanda, cioè sull’effettivo utilizzo dei servizi“. Inoltre “per velocizzare la copertura con reti a banda ultralarga va rivisto il modello seguito fino ad oggi, facendo della neutralità tecnologica il principio guida nella definizione di politiche e strategie per lo sviluppo della banda ultralarga“.
Infrastruttura cloud di proprietà statale
Il Ministro ha dichiarato che, oltre allo sviluppo delle infrastrutture di rete, occorre “mettere in sicurezza le infrastrutture digitali delle varie articolazioni della pubblica amministrazione deputate alla gestione del patrimonio informativo pubblico, al fine di garantirne sicurezza, efficienza e continuità operativa“.
L’obiettivo è realizzare un’infrastruttura cloud nazionale, accessibile alla pubblica amministrazione, per la conservazione di varie tipologie di dati in assoluta sicurezza. I data center saranno ovviamente dislocati in Italia e sotto il totale controllo italiano.
Rete unica: possibili rischi
Per quanto riguarda il tema della rete unica, Colao ha evidenziato che la cosiddetta operazione rete unica potrebbe comportare “effetti che possono incidere sui tempi e sulle modalità di sviluppo degli interventi relativi alla banda ultralarga“.
Il Ministro ha affermato che “non possiamo permetterci di rimanere in una situazione di lunga attesa che rischia di condizionare i piani e, quindi, i tempi della copertura delle reti a banda ultralarga“. Il governo valuterà quindi la situazione relativa alla rete unica, tenendo conto dei piani di investimento avviati per recuperare i ritardi accumulati.
Accelerare la transizione digitale
L’ultimo argomento trattato durante il question time riguarda la transizione digitale con particolare riferimento al rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini. Il Ministro ha anticipato un’interessante novità, ovvero l’integrazione tra carta d’identità elettronica e SPID:
La trasformazione digitale della pubblica amministrazione è una delle priorità dell’azione di governo. Crediamo che una pubblica amministrazione efficace debba supportare cittadini, residenti e imprese con infrastrutture e servizi digitali facilmente accessibili. […] Per facilitare l’accesso ai servizi vogliamo seguire il principio once only e cioè far sì che le informazioni sui cittadini siano a disposizione, una volta per tutte, per le amministrazioni, in modo immediato, semplice ed efficace, alleggerendo tempi e costi legati alle richieste di informazioni oggi frammentate tra molteplici enti. […] Questo sforzo dietro alle quinte sarà accompagnato da altri investimenti, mirati a migliorare i servizi digitali offerti ai cittadini, estendendo e rafforzando i servizi già introdotti, per esempio i pagamenti con PagoPA, e introducendo nuovi servizi, per esempio attivando un sistema di notifiche digitali. Lavoreremo, inoltre, sull’identità digitale, facendo gradualmente convergere SPID e carta d’identità elettronica.