Il debutto sul mercato di uno spazzolino che stando a quanto dichiara il produttore offre un sistema di intelligenza artificiale integrato, ben spiega quanta influenza abbiano già oggi tecnologia e algoritmi sulla nostra vita di tutti i giorni. Si chiama Colgate Connect E1 ed è dotato di un modulo per la connettività così da potersi interfacciare a un’applicazione mobile.
Colgate Connect E1
Ciò che rende il dispositivo (così lo possiamo definire) diverso da tutti gli altri della sua categoria è la possibilità di ottenere un riscontro in tempo reale sul modo in cui si spazzolano i denti e di ricevere un feedback utile a migliorare la propria igiene orale correggendo cattive abitudini o fornendo ai più piccoli lo stimolo necessario a dedicare il giusto tempo alla pulizia (gli odontoiatri consigliano almeno due minuti, due volte al giorno). Equipaggia una tecnologia a vibrazione sonica per gestire il movimento delle setole. Queste le parole di Patricia Verduin, Chief Technology Officer di Colgate-Palmolive Company.
Il nostro obiettivo è semplice. Vogliamo che le persone abbiano i sorrisi più sani spazzolando i loro denti al meglio. Il primo passo per migliorare lo spazzolamento è comprendere le abitudini dei consumatori quando compiono questa azione, e Apple ResearchKit ha dato prova di essere un valido strumento in tal senso.
Applicazione e Bluetooth
Come già accennato, il modulo Bluetooth presente in Connect E1 permette di interfacciare lo spazzolino a un’applicazione mobile installata su smartphone, offerta da Colgate in download gratuito per Android e iOS. Queste le funzionalità incluse.
- Sensori intelligenti tengono traccia di ogni dente man mano che lo spazzoli;
- ricevi un feedback immediato su come e dove affinare la tua tecnica di spazzolamento;
- monitora l’intera famiglia, così da rimanere aggiornato su come i tuoi cari si spazzolano (o non si spazzolano) i denti.
C’è anche un gioco, intitolato Go Pirate, destinato ai più piccoli in modo da infondere loro la motivazione necessaria a dedicare il giusto tempo all’igiene orale: lo spazzolino si trasforma in una sorta di controller così da spingere il bambino a muoverlo laddove più necessario.
Apple ResearchKit
A rendere particolarmente interessante il prodotto è però soprattutto l’impiego di Apple ResearchKit, il framework open source introdotto dal gruppo di Cupertino. Grazie a questo, Colgate può raccogliere dati e informazioni sulle modalità di spazzolamento (previo consenso dell’utente), contribuendo così a creare un database sul quale effettuare ricerca e operare innovazione. Così Verduin spiega l’iniziativa.
L’utilizzo di Apple ResearchKit per espandere i confini della cura orale è la prova dell’impegno di Colgate nella creazione di soluzioni innovative che aiutino le persone ad avere una migliore cura personale.
Al momento Colgate Connect E1 è un’esclusiva Apple: può essere acquistato attraverso il sito ufficiale del gruppo di Cupertino e in alcuni store selezionati. Il prezzo di 99,95 dollari non lo rende certo lo spazzolino più economico in circolazione, ma la spesa è giustificata dall’unicità del prodotto.
Oltre il marketing c’è di più?
Inevitabilmente iniziative di questo tipo prestano il fianco al dubbio per cui il motore del marketing possa essere più importante della sostanza stessa del prodotto. Il dubbio lo può sciogliere soltanto una prova sul campo: l’intelligenza artificiale è un servizio aggiuntivo che può offrire assistenza all’interno di una operazione da molti considerata banale, ma al tempo stesso eseguita in modo scorretto da moltissimi. Il dubbio che fosse più marketing che sostanza insorse anche quando il diametro dell’erogatore del tubetto aumentò (moltiplicando i consumi di dentifricio) e quando furono introdotti i primi spazzolini elettrici (poi diventati un grosso successo).
Ora tocca all’intelligenza artificiale tentare di svolgere medesimo ruolo, differenziando il prodotto rispetto alla concorrenza e trasformando lo spazzolino in un vero e proprio assistente intelligente all’igiene orale.