La ricerca web è pronta per evolversi: da sistema di query lanciate su database e archivi abnormi di contenuti sostanzialmente statici ancorché recenti (chiunque abbia un blog personale sa quanto Google possa essere efficace e veloce nell’indicizzare i nuovi post), in un flusso ininterrotto di contenuti immessi in Rete non già ore fa bensì qualche istante fa. Ci lavorano in molti inclusa Mountain View , e buon ultimo arriva Collecta : un motore di realtime search dotato di qualche ambizione in più e della caratteristica di presentare agli utenti i contenuti cercati non appena questi appaiono online. Senza nemmeno il bisogno di fare il refresh della pagina.
Il search engine di Collecta usa la tecnologia XMPP per ricavare informazioni in tempo reale da varie fonti (blog, Twitter, Flickr, YouTube, siti di news), traendo vantaggio dal fatto che tale protocollo è stato pensato come un sistema di comunicazione in cui sono le fonti a segnalare gli update, e non è quindi (in teoria) necessario andare alla caccia del nuovo ogni volta come fanno i crawler di Google e compagnia.
In virtù di questa caratteristica, il flusso di informazioni che Collecta è in grado di presentare in relazione alle parole chiave cercate è capace di aggiornarsi da solo , ragion per cui una volta presentata l’interfaccia di consultazione dei contenuti basta semplicemente stare a guardare per vedersi presentare su schermo gli update di un avvenimento in corso o di un argomento particolarmente chiacchierato.
L’ interfaccia grafica di Collecta è pensata per favorire la consultazione di questo flusso in tempo reale, dividendo in tre diversi riquadri le ricerche (sulla sinistra), i post/tweet/articoli corrispondenti e in aggiornamento (al centro) e il contenuto vero e proprio o una sua anteprima a mò di lettore di feed RSS (sulla destra). Unita all’impiego di XMPP, una simile configurazione ha l’indubbio vantaggio di fornire una modalità di consultazione utilissima se si tratta di seguire eventi come la protesta in corso contro il regime iraniano .
Ma a parte questo Collecta non è un motore di ricerca nel senso proprio del termine, visto che i risultati delle query sono elencati in ordine cronologico e non di pertinenza con l’argomento ricercato. Il protocollo XMPP, inoltre, non è esattamente diffusissimo , e se non fosse per l’impiego delle API di interfacciamento a Twitter e altri metodi di raccolta fonti “tradizionali” come i feed RSS, Collecta avrebbe al momento ben poco da mostrare al pubblico.
La startup si dice comunque fiduciosa sul futuro del servizio, e di XMPP come standard per una comunicazione in tempo reale che più reale non si può o quasi. Chissà allora che anche Microsoft non decida di saltare sul carro della ricerca in realtime dopo il debutto-champagne di Bing, il ridimensionamento delle pretese del nuovo motore da parte di Steve Ballmer e la promessa di spendere sino a 11 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni (pari al 10 per cento dei ricavi complessivi della società) per rimanere competitivi e contemporaneamente innovare nel settore del search online.
Alfonso Maruccia