Tokyo (Giappone) – Dopo oltre tre anni di sviluppo, NTT DoCoMo si è detta ormai quasi pronta a introdurre sul mercato i primi telefoni cellulari i-Mode controllabili attraverso il semplice movimento della bocca.
La tecnologia si basa sull’elettromiografia, ossia la registrazione delle correnti elettriche che accompagnano l’attività muscolare. Attraverso dei piccoli elettrodi, il sistema sviluppato nel centro ricerche di DoCoMo analizza l’attività dei muscoli facciali mentre si parla e li trasforma in caratteri dell’alfabeto.
I sensori possono essere posizionati, attraverso fascette elastiche, alle estremità di tre dita, così che una persona possa comandare il proprio smartphone semplicemente appoggiando un dito indice sulla mascella, un altro dito sul labbro superiore e il pollice sotto il mento. La posizione della mano, per intendersi, è simile a quella che si adotta nei momenti di riflessione.
La tecnologia permette di controllare il cellulare o dettare del testo anche in ambienti molto rumorosi e senza pronunciare le parole a voce alta: un po’ come succede per il linguaggio labiale, è sufficiente il movimento della bocca.
Lo scorso anno un ricercatore di DoCoMo ha messo a punto un sistema che funziona nel senso inverso : converte i suoi emessi da un telefono, compresa la voce, in vibrazioni che, attraverso la mano, possono essere trasmesse al timpano e riconvertite dal nostro cervello in suoni. Tale tecnologia, simile a quella sviluppata da due scienziati inglesi , potrebbe consentire, in futuro, lo sviluppo di dispositivi mobili senza tasti.
Proprio di recente si è invece dato notizia della presentazione, da parte del Politecnico di Milano, di un dispositivo capace di convertire il respiro in lettere e parole.