Non c’entra la net neutrality , non c’entra il traffic shaping . Secondo Comcast, la faccenda del P2P che zoppica sulla sua rete, che con 11 milioni di abbonati è la seconda negli States, è una questione di giustizia : gli utenti del file sharing succhiano ingenti quantità di banda ai danni della maggioranza dei navigatori che, peraltro, dichiara Comcast, il P2P non lo usa nemmeno.
Lo racconta un anonimo dirigente del provider statunitense al New York Times : l’intervistato non scende nei dettagli, ma spiega che il meccanismo che regola il funzionamento del traffico del provider è molto più complicato di quanto sembri . In taluni casi, se le condizioni lo richiedono, alcuni pacchetti potrebbero subire un certo ritardo nella trasmissione. “Niente di cui preoccuparsi”, sottolinea.
Il problema è che adesso qualcosa sembra non funzionare anche con Lotus Notes , che non ha notoriamente nulla a che fare con lo scambiarsi file via P2P. A quanto si legge in giro, lavorare da casa con una delle più celebri applicazioni groupware potrebbe essere un problema per gli abbonati Comcast: indicazioni su un possibile filtro sulla porta 1352 si moltiplicano, e ora giungono anche voci su un blocco di alcuni protocolli VoIP . Persino il classico FTP farebbe le spese della nuova tecnologia di controllo.
Comcast, dal canto suo ribadisce di essere impegnata nel “garantire una esperienza di qualità” a tutti i propri clienti. Per farlo è necessario gestire in qualche modo l’esuberanza dei protocolli P2P : ritardandoli, secondo la versione del provider, o disturbandoli secondo l’opinione di Electronic Frontier Foundation .
Nel frattempo, mentre Comcast parlava in modo anonimo al NYTimes , Torrent Freak si dava da fare per proporre la soluzione per evitare i filtri.
Luca Annunziata