Come Aprire un Conto Corrente Estero

Come Aprire un Conto Corrente Estero

Michelangelo Ricupati
Pubblicato il 5 nov 2024

Aprire un conto corrente estero può essere la soluzione ideale per chi cerca flessibilità e incentivi rispetto alle offerte delle banche italiane.

I conti esteri sono indicati anche per chi si trasferisce in un altro Stato per lavoro o per studio, o per chi lavora in più paesi contemporaneamente, in quanto consentono di gestire con facilità i pagamenti e i vari tipi di operazioni quotidiane.

Per fare chiarezza sull’argomento, in questa guida vedremo in modo dettagliato come aprire un conto corrente estero, quali sono le procedure da seguire e quali sono i paesi più convenienti in cui aprirne uno.

In alcuni paesi le procedure e i documenti richiesti, come anche i requisiti, possono essere diversi rispetto ai conti correnti tradizionali a cui siamo abituati in Italia. Esistono infatti delle differenze tra l’aprire un conto corrente estero come residente in Unione Europea o come non residente. In più, potrebbe essere richiesto il pagamento di spese aggiuntive a seconda della Nazione di riferimento e di provenienza.

Aprire un conto corrente estero è legale?

Aprire un conto corrente estero è completamente legale, in quanto l’Unione Europea consente a tutti i residenti di accedere ai servizi bancari all’interno del territorio, presentando semplicemente i documenti d’identità e una prova della loro residenza.

Difatti, secondo le direttive, “chi risiede legalmente in un paese dell’UE ha diritto di aprire un conto di pagamento di base”. In questo caso, quindi, le banche non possono respingere la richiesta solo perché il richiedente non vive in un Paese in cui sia presente una loro sede.

Di conseguenza, l’accesso a un conto corrente estero per un cittadino europeo è decisamente più semplice se si opta per un conto emesso da un’istituzione appartenente all’UE.

Diversamente, i cittadini non residenti per aprire un conto corrente in Europa vanno incontro a regole più complesse, e sono tenuti a fornire:

  1. prova di un legame economico con il Paese in cui si è aperto il conto corrente estero, come contratti di lavoro o possesso di un’attività commerciale;
  2. documentazione fiscale per dimostrare di aver rispettato gli adempimenti fiscali nel proprio Paese;
  3. referenze bancarie ottenute da una banca presente nel proprio Paese di residenza.

Per evitare conti segretati o conti fittizi aperti da non residenti, tra l’altro, i Paesi seguono il cosiddetto standard CRS (Common Reporting Standard) dell’OCSE, che consiste nello scambio di informazioni per evitare operazioni illecite.

Difatti, come vedremo qui sotto, rendere un conto anonimo o non tracciabile non è più un’operazione semplice come in passato, in quanto sono previste numerose leggi che impediscono questo tipo di operazioni.

Esiste un conto estero non tracciabile o anonimo?

Come anticipato, negli ultimi anni sono state emanate una serie di normative con l’obiettivo di ridurre le attività illecite sui conti internazionali, evitando la detenzione di conti correnti non tracciabili e/o anonimi.

Tramite il Common Reporting Standard (CRS), infatti, è stato introdotto lo scambio di informazioni obbligatorio tra le istituzioni finanziarie, che devono comunicare alle autorità fiscali i conti esteri detenuti dai non residenti.

A ciò si sono aggiunte normative come il Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA), che impone alle banche estere di segnalare gli eventuali conti di cittadini statunitensi, e le leggi antiriciclaggio (AML), che richiedono la verifica dell’identità della clientela tramite procedure come il KYC (Know Your Customer).

Di conseguenza, non esistono più conti segretati o non tracciabili. Ecco perché, se si aprono conti correnti esteri o offshore, bisogna sempre operare correttamente e dichiarare il conto estero alle autorità.

 

Cosa serve per aprire un conto estero in Europa

Quando si apre un conto corrente estero, bisogna fare attenzione ai requisiti specifici richiesti dalla società e dalla giurisdizione in cui si vuole detenere il conto.

I cittadini con residenza in Europa che si rivolgono a una banca di uno dei paesi membri, hanno il diritto di aprire un conto bancario senza specifiche particolari. In questo caso, basterà completare gli step di verifica dell’identità tramite un documento d’identità valido e il codice fiscale.

Inoltre, è necessario presentare una prova di residenza, ad esempio tramite una bolletta e, se richiesto, una prova della propria situazione finanziaria, come una dichiarazione dei redditi.

Chiaramente, bisogna accettare le condizioni relative alle normative antiriciclaggio e anti-finanziamento del terrorismo, obbligatorie per tutte le banche e in linea con standard internazionali.

Se, invece, si vuole aprire un conto corrente all’estero presso un Paese non europeo, i requisiti potrebbero variare molto. Ad esempio, alcune giurisdizioni potrebbero chiedere informazioni aggiuntive, garanzie e verifiche più approfondite, con la possibilità di chiedere lettere di referenze bancarie o permessi speciali.

Inoltre, potrebbe essere necessario fornire documenti della propria banca attuale, come l’estratto conto, e la natura delle operazioni da effettuare con il conto corrente estero, in modo che le banche possano prevenire eventuali attività illegali per il loro Paese.

 

Come aprire un conto corrente estero senza residenza (Procedura)

Aprire un conto corrente estero è fattibile anche se non si possiede la residenza presso il Paese di proprio interesse.

In particolare, come abbiamo già visto, un qualsiasi residente in Europa può aprire un conto corrente per stranieri non residenti in qualsiasi Paese dell’UE senza dover soddisfare requisiti particolari.

Di conseguenza, un utente italiano può aprire un conto estero senza dover affrontare procedure molto lunghe.

Ecco come fare:

  1. scegliere la banca di proprio interesse in base a costi, funzioni e servizi inclusi;
  2. andare sul sito o sull’app della banca e scegliere di aprire il conto estero online;
  3. inserire i dati richiesti, tra cui nome, cognome, indirizzo, e-mail e numero di telefono;
  4. inserire eventuali informazioni aggiuntive e caricare i documenti richiesti, che sono di solito la carta d’identità (o patente/passaporto), il codice fiscale e la prova di residenza;
  5. attendere le dovute procedure di verifica e l’attivazione del conto.

Una volta che il conto è attivo, si può utilizzare per effettuare le proprie operazioni quotidiane.

 

Aprire un conto corrente in Italia per residenti all’estero

Chi risiede all’estero come cittadino europeo può decidere di aprire un conto corrente in Italia senza troppi intoppi.

Le offerte, tuttavia, potrebbero essere meno generose, consentendo comunque di effettuare operazioni di base come prelievi, trasferimenti di denaro e accredito dello stipendio.

Per i cittadini extracomunitari, invece, vengono richieste informazioni aggiuntive come il permesso di soggiorno. Inoltre, a seconda della banca, bisogna soddisfare ulteriori requisiti legati all’utilizzo del denaro, alla provenienza dei fondi e regole in merito ai depositi minimi effettuabili.

A ciò si aggiunge, per i cittadini USA, l’applicazione dei requisiti FATCA, con possibili dichiarazioni o garanzie specifiche.

In genere, tuttavia, i documenti richiesti sono:

  1. carta d’identità nazionale o passaporto, e codice fiscale;
  2. documenti che attestano la residenza legale;
  3. prova della propria posizione economica (lavoratore, studente ecc.);
  4. prova del permesso di soggiorno, se richiesta.

In caso di aziende, vengono richieste anche le prove di residenza dell’amministratore, il certificato di registrazione della società ed eventuali informazioni aggiuntive.

 

Dove conviene aprire un conto corrente all’estero

Adesso che abbiamo visto come aprire un conto corrente estero online e non, e quali sono i requisiti e le procedure da seguire, cerchiamo di capire in quali Paesi conviene detenerne uno.

In alcuni casi infatti è possibile sfruttare funzioni avanzate, tassi di interesse favorevoli, con alcune soluzioni che permettono di sfruttare la potenza della moneta locale.

Ecco una lista di Paesi dove conviene aprire un conto corrente estero:

  1. Svizzera: aprire un conto estero in Svizzera permette di beneficiare delle ottime politiche di tutela della privacy dei clienti, accedendo a numerosi servizi bancari e gestionali di alto livello, ideali per chi cerca sicurezza anche se a costi un po’ più alti rispetto alla media;
  2. Lussemburgo: come per la Svizzera, anche il Lussemburgo è famoso per offrire conti correnti esteri estremamente sicuri e protetti, con politiche fiscali favorevoli e una valida gestione di fondi d’investimento a basso costo;
  3. Portogallo: le banche portoghesi permettono di aprire conti correnti esteri per residenti e non residenti a costi ridotti rispetto ad altri Paesi, con politiche vantaggiose sulla gestione fiscale, ideale per pensionati e freelance;
  4. Estonia: leader della digitalizzazione a livello internazionale, l’Estonia permette di aprire un conto corrente estero sfruttando la sua infrastruttura tecnologica avanzata, con la possibilità di richiedere l’e-Residency, un programma per accedere ai servizi bancari senza risiedere fisicamente nel Paese, ottimo per imprenditori e startup;
  5. Austria: offre conti esteri con tassi di interesse favorevoli rispetto ad altri paesi dell’UE, con numerosi servizi bancari specifici per investitori e risparmiatori;
  6. Singapore: chi vuole muoversi sui mercati asiatici può valutare l’apertura di un conto corrente estero a Singapore, in cui sono presenti banche che offrono molti vantaggi fiscali e ottimi sistemi di sicurezza, con un elevato livello di digitalizzazione e accessibilità globale;
  7. Emirati Arabi Uniti: Dubai e Abu Dhabi, in particolare, sono rinomati in tutto il mondo per offrire conti correnti esteri a non residenti con requisiti minimi di deposito e grandi benefici fiscali, motivo per cui molti imprenditori e aziende decidono di optare per soluzioni di risparmio a lungo termine in questi Paesi.

Altri conti esteri interessanti possono essere quelli offerti dall’Inghilterra, che vanta una forte moneta locale, e quelli presso le Isole Cayman, che non prevedono imposte dirette e consentono di aprire società offshore.

 

Conti esteri online consigliati

I conti esteri possono sicuramente essere convenienti, ma bisogna selezionare le società migliori per andare sul sicuro.

Qui di seguito vedremo due delle soluzioni più gettonate dagli utenti online, ma per un maggiore approfondimento consigliamo di leggere la nostra guida dedicata ai migliori conti correnti esteri.

Revolut

Revolut Standard

Istituto Bancario: Revolut Bank

App Mobile / Internet Banking:

Costo di Accensione: GRATIS

Canone Annuale: GRATIS

Costo Prelievo ATM: gratis fino a 200€/mese, poi 2%

Costo Bonifici: GRATIS

Limite di Deposito: NESSUNO

Revolut è una società fintech che offre un conto corrente estero online 100% digitale, con IBAN lituano (utilizzabile in area Sepa) e carta di pagamento inclusa.

Tra i vari piani, è possibile scegliere il piano Standard a canone gratuito, che offre prelievi senza commissioni fino a 200€ al mese e bonifici a costo zero.

In più, si può scambiare denaro in oltre 30 valute senza commissioni aggiuntive oltre al tasso di cambio fino a 1.000€ mensili.

Non sono previsti limiti di deposito, ed è possibile fare un upgrade del piano per accedere a funzioni aggiuntive come cashback, carte di debito in metallo, sconti sui soggiorni e cambi valuta senza costi aggiuntivi illimitati.

Pro
  • Conto multivaluta
  • Piano Standard gratuito
  • Cambi valuta senza costi extra
Contro
  • Il cashback è solo sui piani a pagamento
  • Limite prelievi gratuiti basso

 

Wise

Wise Personal
4.8

Istituto Bancario: TransferWise

App Mobile / Internet Banking:

Costo di Accensione: GRATIS

Canone Annuale: GRATIS

Costo Prelievo ATM: 2 gratuiti/mese fino a 200 €; poi 1,75% (+0,50€)

Costo Bonifici: 0,41% di commissione

Limite di Deposito: NESSUNO

Wise è una società regolamentata dalla Banca Nazionale del Belgio, che consente di ottenere un conto gratuito con IBAN e carta senza canone, che prevede solamente una commissione una tantum di 7€.

Con il conto è possibile detenere oltre 40 valute, inviare e ricevere denaro in ben 19 valute diverse, con tassi di cambio ridotti e visibili in anteprima.

I prelievi sono gratuiti fino a 200€ al mese (massimo 2 operazioni), mentre le commissioni per l’invio di denaro partono dallo 0,33% in base alla valuta selezionata.

Si possono ricevere anche pagamenti Swift in USD e CAD, elemento che rende Wise uno dei migliori conti correnti esteri online.

Pro
  • Nessun costo mensile
  • Compatibile con oltre 40 valute
  • Ricezione denaro gratuita per i pagamenti
Contro
  • I prelievi extra costano 1,75%+0,50€
  • Assistenza solo in inglese

 

Come vengono tassati i conti correnti esteri

Nel momento in cui si decide di aprire un conto corrente estero bisogna considerare gli eventuali costi aggiuntivi legati alla tassazione, nonché dell’obbligo di monitoraggio fiscale e delle dichiarazioni ai fini ISEE.

Per quanti riguarda i residenti fiscali in Italia, nello specifico, la compilazione del quadro RW in dichiarazione dei redditi è obbligatoria per chi ha una giacenza media maggiore di 5.000€ o chi ha raggiunto, durante l’anno fiscale, un saldo di oltre 15.000€.

Inoltre, per chi supera il suddetto valore di giacenza media, viene applicata l’IVAFE, una tassa fissa di 34,20€ sui conti correnti e libretti di risparmio, che sale a 100€ per soggetti non fisici.

Per chi produce interessi o effettua investimenti, tra l’altro, viene applicata l’aliquota del 26% sui dividendi e sulle plusvalenze, con una tassazione agevolata al 12,5% per i Titoli di Stato. In caso di minusvalenze, invece, si può ottenere un credito d’imposta per l’anno successivo.

La dichiarazione del conto corrente estero per l’ISEE è obbligatoria anche per chi ha un conto estero sotto i 5.000€, in modo che si possa fare una stima precisa della propria situazione economica. La mancata dichiarazione potrebbe comportare sanzioni amministrative, motivo per cui è sempre bene consultare il proprio commercialista per evitare errori.

Un conto estero è pignorabile?

Come tutti i conti correnti, anche i conti esteri online (o tradizionali) possono essere pignorati. Tuttavia, questa casistica risulta più complessa rispetto al pignoramento di un conto corrente all’interno del proprio Paese, a seconda del tipo di creditore.

Se l’utente ha un debito verso un istituto privato, questo troverà più ostacoli, in quanto deve seguire una procedura legale che rispetti le leggi del Paese in cui è detenuto il conto estero. Ciò richiede, quindi, l’assunzione di avvocati locali, costi aggiuntivi e procedure molto più lunghe per il soggetto debitore.

Diversamente, se l’utente matura dei debiti verso un creditore pubblico, specie se all’interno dell’Unione Europea, questo può avvalersi di leggi e regolamenti che facilitano il recupero dei crediti nei confronti del debitore, grazie anche ad accordi specifici tra i vari Paesi.

Lo stesso vale per conti esteri non residenti aperti presso Paesi Extra-UE: se l’istituto in cui si detiene il conto ha degli accordi con il proprio Paese di residenza, sarà molto semplice effettuare il pignoramento.

In sintesi, il pignoramento di un conto estero è possibile, anche se nel caso di debitori privati la procedura potrebbe risultare molto complessa e costosa. Per risolvere ogni dubbio, è sempre bene rivolgersi al proprio avvocato di fiducia o a un avvocato del Paese in cui si detiene il conto.

 

Costi di un conto estero

I costi di un conto corrente estero possono variare significativamente a seconda della banca, del Paese e dei servizi offerti.

Ecco una panoramica dei principali costi associati ad un conto di questo tipo:

  • costi di apertura e chiusura: anche se quasi tutti i conti esteri online non prevedono spese di apertura e chiusura, potrebbero essere previsti dei costi, soprattutto se la chiusura avviene entro un certo periodo dall’apertura;
  • canone: il canone mensile o annuale è una delle spese principali associate al conto, anche se è possibile trovare soluzioni a canone gratuito o azzerabile;
  • commissioni: non bisogna dimenticare di considerare le commissioni, come quelle per i bonifici, per i prelievi, per le transazioni con carta o per alcuni tipi di pagamento;
  • tassi di cambio: dato che si tratta spesso di conti multivaluta, vanno considerati anche i costi per i tassi di cambio, a cui può essere aggiunta una commissione extra;
  • servizi aggiuntivi: alcuni servizi come trading online, conti risparmio e conti deposito o prestiti possono prevedere dei costi aggiuntivi da tenere in considerazione prima dell’apertura.

 

Vantaggi di aprire un conto online estero

Spesso si decide di aprire un conto corrente estero online perché le condizioni sono migliori di alcuni conti correnti nazionali, soprattutto per chi opera in altri Paesi.

Ecco alcuni dei vantaggi principali che si possono ottenere:

  1. interessi maggiori: uno dei motivi per cui molti utenti aprono conti esteri è rappresentato dai tassi di interesse, che possono essere più elevati rispetto al proprio Paese di provenienza;
  2. gestione multivaluta: i conti esteri permettono nella maggior parte dei casi di accedere a soluzioni multivaluta per gestire i soldi con una grande flessibilità, soprattutto per chi opera con clienti internazionali;
  3. costi di gestione vantaggiosi: molti conti correnti di banche estere online prevedono costi di gestione ridotti, risultando più convenienti se comparati con quelli offerti nel proprio Paese.

Di conseguenza, un conto di questo tipo risulta ideale per chi si sposta con grande frequenza, per imprenditori che vogliono posizionarsi sul mercato globale e per chi effettua tanti trasferimenti di denaro o investimenti a livello internazionale.

 

A cosa serve un IBAN estero

L’IBAN, acronimo di International Bank Account Number, è un numero univoco standardizzato a livello internazionale che consente di identificare un conto bancario rispetto ad un altro.

In particolare, l’IBAN consente anche di identificare il Paese di provenienza del conto.

Nel caso dell’IBAN estero, questo può essere usato per:

  • effettuare transazioni internazionali: tramite un IBAN estero si possono inviare e ricevere bonifici internazionali in tutta sicurezza, anche fuori dall’area SEPA;
  • ridurre le commissioni: evitando di usare circuiti bancari tradizionali, l’IBAN consente di risparmiare sulle commissioni facilitando i trasferimenti;
  • velocizzare i pagamenti: alcune banche permettono di usare i bonifici istantanei per inviare denaro ancora più velocemente, a fronte di una commissione un po’ più elevata.

In sintesi, un IBAN estero è uno strumento essenziale per lo spostamento di fondi a livello globale, motivo per cui è incluso in tutti i migliori conti esteri online.

 

Conclusione

Per concludere la nostra guida su come aprire un conto corrente estero, possiamo dire che ricorrere ad una soluzione di questo tipo richiede un’analisi attenta e accurata dei fattori fiscali, legali e di riservatezza che caratterizzano ogni giurisdizione.

Le normative internazionali, come lo standard CRS e la legge FATCA, hanno ridotto drasticamente le possibilità di detenere conti non tracciabili o segreti, in quanto i vari Paesi sono tenuti a condividere le informazioni finanziarie sui non residenti.

In più, gli obblighi fiscali in Italia sono il monitoraggio tramite quadro RW, le imposte fiscali come l’IVAFE e le tassazioni su eventuali investimenti e interessi.

In conclusione, aprire un conto estero online può essere molto vantaggioso sotto diversi punti di vista, a partire dalle numerose funzioni innovative per le transazioni internazionali fino all’offerta di prodotti finanziari di qualità superiore rispetto a quelli tradizionali.

Domande Frequenti su Come aprire un Conto Corrente Estero

Quando bisogna dichiarare un conto estero?

Un conto estero va dichiarato se si detiene una giacenza media superiore a 5.000€, in modo da poter adempiere ai propri obblighi riguardanti il pagamento dell’IVAFE, ovvero l’equivalente dell’imposta di bollo italiana.

In che paese conviene aprire un conto estero?

Tutto dipende dalle proprie esigenze personali. Paesi come Svizzera e Singapore sono rinomati per la sicurezza, mentre Estonia e Lussemburgo vengono generalmente scelti dalle imprese. Oltre al Paese, però, bisogna considerare le condizioni e i servizi offerti dalla società scelta.

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