Come creare un NFT (e quanto costa): la guida completa

Come creare un NFT (e quanto costa): la guida completa

Vediamo come creare un NFT, se è possibile farlo gratis (e i relativi costi) e i successivi passaggi per entrare nel mondo dei token.
Come creare un NFT (e quanto costa): la guida completa
Vediamo come creare un NFT, se è possibile farlo gratis (e i relativi costi) e i successivi passaggi per entrare nel mondo dei token.
Giuseppe Vanni
Pubblicato il 24 gen 2022

Gli NFT sono diventati a tutti gli effetti il miglior strumento per trasferire opere digitali da una persona all’altra, senza dover cedere i diritti d’autore con i vecchi metodi legati al copyright.

Che sia un meme, un messaggio su Twitter, un’immagine particolare o addirittura un gioco, qualsiasi cosa sia in forma digitale può essere ceduta tramite NFT, che di fatto certifica il possesso di quell’idea o di quel contenuto digitale in maniera inequivocabile.

Se siamo alle prime armi con il mondo degli NFT, nella guida che segue è possibile trovare tutte le informazioni necessarie su come creare un NFT, per sapere quanto costa crearne uno e dove possiamo acquistare tutto il necessario per poter certificare il nostro personale NFT, così da poterlo rivendere e guadagnare.

Cos’è un NFT

Con NFT (acronimo che significa Non-Fungible Token) identifichiamo un certificato digitale che attesta l’originalità e il possesso di un particolare contenuto digitale. Un NFT è a tutti gli effetti il corrispondente digitale del certificato di proprietà di un bene, dove il “notaio” è un database redistribuito tramite blockchain, quindi impossibile da falsificare o da modificare.

Chi crea e mette in vendita un NFT deve avere l’esclusività dell’idea o del contenuto: per certificare questa idea esclusiva e risultare quindi l’unico proprietario deve certificarla su una blockchain, così da poterci guadagnare qualcosa dalla sua successiva cessione (a chiunque voglia acquistarlo).

Quali opere è possibile trasformare in NFT

I Non-Fungible Token possono essere utilizzati per certificare qualsiasi file digitale. Possiamo infatti creare NFT per un dipinto, un particolare testo creato da noi, un testo di un brano musicale, uno spartito di nostra invenzione o un video che abbiamo girato con lo smartphone o con il tablet.

Ovviamente non tutti gli NFT avranno un valore elevato o potranno essere venduti guadagnandoci: non tutto quello che creiamo ha un valore tale da poter recuperare la spesa necessaria a creare un NFT!

Il segreto sta proprio nel saper creare delle vere e proprie opere d’arte digitali, da poter in seguito rivendere come pezzi unici a collezionisti o a persone interessate a mettere le mani su qualcosa di unico.

Perché creare NFT: i vantaggi

Con un NFT possiamo attestare il possesso di tutto ciò che creiamo in digitale: si passa da una semplice foto scattata passando per le creazioni realizzate tramite computer o altri mezzi informatici, senza dimenticare i messaggi o altre opere create dall’intelletto umano (per esempio una canzone scritta su un documento, una poesia fatta su TXT e molto altro).

Il principale vantaggio di NFT è nella sua natura “infungibile”: dopo aver certificato un NFT su blockchain (di cui parleremo in un secondo momento) nessun altro potrà vantare diritti su quel contenuto, andando a tutti gli effetti a sostituire il concetto di copyright (dove per poter tutelare la propria idea o il proprio contenuto è necessario registrare dei brevetti presso ogni nazione in cui il contenuto verrà sfruttato).

Altro vantaggio evidente degli NFT è la facilità con cui possono essere ceduti: se c’è qualcuno disposto ad acquistare il possesso della nostra idea è possibile trasferire l’NFT come si fa con le criptovalute, utilizzando strumenti del tutto identici (visto che il certificato vero e proprio è un token di Ethereum).

Il ruolo della blockchain

La blockchain ha un ruolo molto importante nel processo di creazione di un NFT: è grazie alla blockchain che possiamo certificare l’NFT, utilizzando gli stessi meccanismi di crittografia visti per poter creare nuova criptovaluta.

Attualmente la blockchain che può essere utilizzata per creare NFT è quella di Ethereum, che presenta le caratteristiche migliori per poter creare NFT (velocità d’esecuzione della crittografia, costi di gestione e semplicità nello scambio e nella vendita), grazie allo standard token ERC721 (il più utilizzato per creare NFT) e allo standard token ERC1155.

Oltre a Ethereum sono molto utilizzate anche le blockchain di Tezos, Polkadot, Cosmos e Binance Smart Chain, che si presentano tutte come alternative o come evoluzioni di Ethereum.

Creare un wallet di criptovalute: quale scegliere

Per poter creare NFT dovremo prima di tutto creare un nostro portafoglio virtuale (e-wallet), così da poter gestire gli NFT e i guadagni generati dalla vendita o dallo scambio (in denaro reale o in criptovalute).

Prima di creare NFT è necessario creare un conto gratuito su una delle piattaforme presenti qui in basso, così da avere subito a disposizione un wallet in cui conservare gli NFT creati.

Coinbase

Coinbase-creare-un-NFT

Uno dei migliori portafogli digitali che è possibile utilizzare per gli NFT è quello di Coinbase: su questa piattaforma avremo a disposizione tutti gli strumenti per poter gestire la criptovaluta digitale e conservare gli NFT in nostro possesso, utilizzando la blockchain Ethereum e i token ERC721. Dopo la creazione dell’NFT, esso sarà subito visibile nel wallet, senza dover utilizzare altri siti.

Vi consigliamo di utilizzarlo come wallet di riferimento sui siti specializzati nella creazione di NFT, così da ottenere costi di commissioni più bassi o addirittura NFT gratis.

Metamask

Metamask NFT

 

Altro wallet molto efficace per conservare gli NFT che abbiamo creato o scambiato è Metamask. Installando quest’app sul nostro telefono è possibile scambiare gli NFT con altre persone, conservare gli NFT generati su una delle piattaforme dedicate e visualizzare, in maniera chiara ed efficiente, i guadagni che abbiamo ottenuto dalla vendita degli NFT.

La piattaforma è specializzata nello scambio di token basati su Ethereum, incluso il token ERC721 e il token ERC1155 su cui si basa il funzionamento degli NFT.

Trust Wallet (Binance)

Trust Wallet

Una delle migliori piattaforme per conservare e scambiare NFT è Trust Wallet, di proprietà di Binance. Trust Wallet è scelta da sempre più utenti per conservare in maniera sicura i token ERC721 e ERC1155, ossia i token Ethereum utilizzati per gestire gli NFT.

Con un account gratuito è possibile accedere subito al wallet personale e associarlo a una delle piattaforme che si occupano di creare NFT, così da poter subito conservare gli NFT creati, vendere quelli già in nostro possesso o scambiare NFT con altri utenti in maniera del tutto sicura.

Math Wallet

Math Wallet NFT

Altra valida piattaforma su cui è possibile conservare e scambiare i token Ethereum è Math Wallet. Su questa piattaforma è possibile accedere alle proprie criptovalute e agli NFT conservati dall’app, dall’estensione per browser e dal web, con la possibilità di conservare una copia fisica del wallet (cold wallet) su una chiavetta dedicata, così da prevenire ogni tipo di furto.

Se cerchiamo una piattaforma molto sicura ed efficiente per conservare le criptovalute e gli NFT, Math Wallet offre elevati standard di sicurezza, specie se intendiamo conservare grandi somme di criptovalute o NFT di un certo valore (già acquistati o da creare successivamente).

La vendita degli NFT: i marketplace

I marketplace NFT mettono a disposizione degli strumenti appositi per creare e vendere gli NFT, interfacciandosi con il portafoglio digitale che abbiamo creato.

Su queste piattaforme possiamo effettivamente creare NFT, pagare le commissioni necessarie per la sua creazione, creare l’annuncio di vendita o di messa all’asta e, se troviamo qualcuno interessato, vendere il possesso dell’NFT (che richiederà un nuovo passaggio in blockchain per attestare il diverso proprietario).

A tal proposito è possibile approfondire ogni aspetto della vendita degli NFT leggendo la nostra guida che spiega come vendere NFT.

Quanto costa creare NFT

Per creare NFT dobbiamo tener conto dei costi legati al passaggio nella blockchain, che richiede comunque una certa potenza di calcolo per poter generare i token richiesti. Quando scegliamo cosa certificare in NFT il sistema potrebbe richiederci delle commissioni per la creazione del token, con prezzi che variano in base al valore dell’Ethereum e del tipo di contenuto da crittografare.

Dopo la creazione, il token verrà conservato nel nostro wallet scelto senza costi aggiuntivi; al momento della vendita o dello scambio sono previsti altri costi di commissione, necessari per poter “cambiare proprietario” all’interno della blockchain. Questi costi possono essere pagati sia dal vecchio proprietario sia dal nuovo, anche se spesso vengono equamente divisi.

Alcuni marketplace per NFT (come OpenSea) non fanno pagare nulla nella fase iniziale della creazione, lasciando il passaggio in blockchain in sospeso “fino alla vendita”; in questo modo è possibile generare subito NFT gratis e pagare solo in caso di vendita l’intero ciclo di certificazione richiesto dalla blockchain, generando una spesa unica.

Considerazioni conclusive

Gli NFT hanno di fatto già rivoluzionato il mercato dell’arte e del collezionismo: sempre più persone infatti scelgono di condividere la loro opera o la loro idea di arte tramite NFT, vendendola al miglior offerente.

Questo non significa che tutti i creatori di NFT sono milionari: l’idea che cerchiamo di vendere via NFT deve essere valida e avere un certo valore dal punto di vista collezionistico o artistico, così da poterla rivendere a buon prezzo.

Non dimentichiamoci che, anche se esistono delle piattaforme per creare NFT gratis, sono comunque previsti dei costi per lo sfruttamento della blockchain, l’unica differenza sta nel periodo temporale in cui paghiamo queste commissioni (alcuni siti le cercano subito, altri siti solo dopo la vendita).

Domande frequenti su come creare un NFT

Si può creare un NFT gratis?

Allo stato attuale delle cose è possibile come creare un NFT gratis finché esso non viene effettivamente venduto, meccanismo molto equo visto all’opera su OpenSea. Se l’NFT viene venduto verranno sostenuti dei costi per la generazione del token sulla blockchain, diminuendo quindi il guadagno dalla vendita.

Quali opere è meglio trasformare in NFT?

Possiamo certificare in NFT qualsiasi foto, immagine, video o altri file multimediali che possono avere un certo valore dal punto di vista artistico o collezionistico. Visto che non è possibile sapere in anticipo cosa piace al collezionista di turno o quando esso è disposto a spendere, conviene vendere sempre le proprie opere in modalità asta, così da ottenere un prezzo mediamente più alto rispetto al valore reale.

Quanto si può guadagnare dalla creazione di NFT?

Il guadagno con gli NFT dipende molto dal valore che un collezionista o un esperto d’arte è disposto a spendere per l’opera digitale che abbiamo creato: si va da pochi euro fino a milioni di euro per le opere più belle di artisti già affermati. Dobbiamo comunque sempre mettere in conto anche una vendita “in perdita”: non sono rari i casi di NFT che in fase di creazione hanno bruciato del tutto il guadagno, arrivandoci pure a rimettere (con utenti che hanno speso più soldi in commissioni sulla blockchain che sulla vendita dell’NFT).

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