Le criptovalute sono ormai un asset finanziario diffuso e apprezzato a tutte le latitudini. Attraverso esse, sono molte le persone che si sono arricchite e altrettante quelle che, nel giro dei prossimi mesi e anni, lo faranno.
Nonostante le valute virtuali siano un concetto nuovo, ciò non significa che sono al di sopra della legge: in tal senso, chi opera nel settore deve sapere come integrare questo tipo di operazioni nella famigerata dichiarazione dei redditi.
Se fino a qualche tempo fa Bitcoin e simili venivano ignorati dal fisco, al giorno d’oggi quest’ultimo si sta interessando anche a questo tipo di transazioni. Il risultato, per un investitore incauto, è di incorrere in un bagno di sangue in caso di verifica.
Trattandosi di un argomento nuovo e complesso, buona parte dei commercialisti è comprensibilmente in difficoltà sotto questo punto di vista. Come è possibile dunque investire in criptovalute senza avere problemi fiscali?
Moneyviz è una piattaforma rivoluzionaria, che offre pieno supporto quando si parla di dichiarazione dei redditi e di criptovalute.
Una piattaforma per gestire il rapporto tra criptovalute e fisco
Come funziona Moneyviz? Questo servizio non memorizza alcun tipo di password, in quanto è possibile concedere l’accesso al tuo exchange dopo il tuo log allo stesso. In questo modo, Moneyviz può leggere le transazioni, per calcolare automaticamente la tassazione.
Grazie a un modello precompilato integrato nella piattaforme, è possibile compilare la dichiarazione dei redditi inserendo nel modo corretto le transazioni relative alle criptovalute. Il tutto con pochi clic e senza alcun tipo di problema.
Moneyviz è compatibile con pressoché qualunque tipo di exchange o wallet esistente al mondo, potendo lavorare su più di 5.000 criptovalute per rendicontare le entrate. Che si tratti di Bitcoin, Cardano, Stellar, Ethereum o quant’altro, la piattaforma è in grado di gestire la fiscalità senza difficoltà.
Non solo: va tenuto poi conto che fino a 100 transazioni per conto fiscale, Moneyviz costa solamente 39 euro. Un prezzo trascurabile per chi opera nel settore e che consente di lavorare senza il timore di incorrere in alcun tipo di sanzione.