Stakanovisti di tutto il mondo, unitevi! Finalmente c’è un faro che illumina la notte dei drogati da lavoro, dei dipendenti zelanti , degli appassionati delle ore piccole davanti alla tastiera: è Jason Calacanis, fondatore di Mahalo.com e volto noto della Silicon Valley. Che in un post sul suo blog illustra i 17 consigli fondamentali per far nascere e prosperare “la prossima Google”: diktat fondamentale, licenziate chi si ostina a voler staccare alle 5 .
Nella lista si moltiplicano suggerimenti tecnici e pratici. Due monitor a dipendente, che costano 200 euro l’uno ma fanno risparmiare tempo nel passaggio da un’applicazione all’altra, ovvero 1300 euro l’anno. Tavoli economici ma sedie di lusso , poltrone comode che inducono a rimanervi seduti più a lungo. Niente telefoni sulle scrivanie o cellulari aziendali tanto ormai si chiacchiera via instant messaging, e in più si risparmia. Piuttosto i lavoratori gradiranno una mega-macchina per il caffè con chicchi tostati e macinati freschi a profusione, una sirena alcaloide capace di distogliere la loro attenzione dalla scollatura della cassiera del bar di sotto. Tutti stratagemmi pensati per migliorare la qualità della permanenza in ufficio e quindi aumentare la produttività.
Niente pranzo fuori: si mangia al buffet gentilmente offerto dalla direzione. E durante la pappa si parla: niente meeting aziendali o riunioni , solo informali chiacchiericci durante il pasto che mantengono concentrati su quanto si sta facendo e permettono di coordinare gli sforzi. Gli orari di arrivo, quelli sì che possono essere flessibili: se un dipendente vuole arrivare alle 11 per evitare il traffico, che lo faccia – tanto poi si sentirà obbligato a restare ben oltre l’orario dovuto per recuperare il tempo perso.
È soprattutto l’argomento “orario di lavoro” al centro delle raccomandazioni di Calacanis: “Licenziate quelli che non sono drogati di lavoro non amano il loro lavoro… Insomma ragazzi, è vita da startup e non un gioco . Non lavorate in una startup se non siete interessati – andate a lavorare all’ufficio postale o da Starbucks se non siete interessati e se volete avere una vita tranquilla “.
Per i dipendenti più fedeli , quelli cioè che non pensano ad altro che alla loro azienda, il premio consiste nel regalargli un computer da portarsi a casa : così potranno lavorare anche da lì. È grazie a loro che il grosso del lavoro verrà svolto, negli orari più impensabili e ovunque si trovino. È grazie a loro se, alla fine del semestre, ci saranno utili da conteggiare: senza il loro apporto, i commerciali non avrebbero servizi da vendere, quelli del marketing niente da pubblicizzare (a proposito: ma siete sicuri che vi servano quelli del marketing?).
Altro che “demolire gli stereotipi di geekness” che circondano e ammantano le startup e il mondo IT in generale. Non fatevi ingannare da quanti ritengono che questi consigli siano capaci di trasformare l’ufficio in un lager : carte di credito aziendali , giornate libere e hobby non servono per creare una grande azienda IT . I dipendenti di Calacanis sono felici di lavorare per Mahalo, perché sentono di essere parte di un progetto grandioso che li porterà da qualche parte. No, non in manicomio: al successo!
Luca Annunziata