Windows è il sistema operativo installato sulla maggior parte dei PC commercializzati e venduti nel mondo. Tuttavia sempre più utenti decidono di passare a macOS, complice un’interfaccia grafica e un’usabilità eccellente del sistema operativo della mela e la qualità dei portatili e fissi realizzati da Apple. In questa guida cercheremo di analizzare i punti più importanti e utili per passare da Windows a Mac, in modo da aiutare tutti coloro che decidono di avventurarsi nella scoperta di un nuovo sistema operativo.
Inizialmente il cambiamento potrebbe sicuramente spaventare un po’, ma dopo qualche giorno di utilizzo, si inizierà realmente a prendere familiarità con macOS che risulta essere persino più semplice da utilizzare (in alcuni contesti) rispetto a Windows. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa fare prima di iniziare la scoperta dei Mac di Apple.
Passare da Windows a Mac: operazioni preliminari
Nel caso in cui aveste utilizzato per molto tempo un computer con Windows prima di decidere di passare a Mac, avrete sicuramente centinaia e centinaia di documenti e file archiviati sul PC. Di conseguenza, sarà assolutamente necessario trovare un modo per trasportali da un dispositivo all’altro. Inoltre, per poter utilizzare al meglio un Mac, bisognerà richiedere un account Apple ID gratuito, cosa che vedremo proprio tra qualche istante.
Esportare i dati di Windows su un hard disk
Qualche paragrafo più in basso ci soffermeremo sull’utilizzo di “Assistente migrazione”, ovvero un tool sviluppato da Apple che permette a chiunque di trasferire tutti gli account e i file da un computer all’altro. Di conseguenza, non dovrebbero esserci problemi durante il passaggio dei dati, tuttavia, consigliamo comunque di utilizzare un hard disk (o un dispositivo di archiviazione esterna qualunque) per conservare quantomeno i dati più importanti, così da essere certi di non perderli durante il trasferimento.
Attenzione però, perché la prima cosa da tenere bene a mente è che il file system con cui viene formattato qualsiasi sistema di archiviazione esterno deve avere delle specifiche proprietà, in quanto macOS non è in grado di leggere agevolmente il file system NTFS di Windows. Esiste tuttavia un file system comune ai due ed è exFAT oppure FAT32, perciò vi consigliamo, prima di esportare i file, di formattare il disco esterno in uno dei due suddetti file system.
Creare un account Apple
Una volta certi di avere al sicuro tutti i file più importanti, possiamo passare ad un altro fattore molto importante e da possedere già durante la prima configurazione del nuovo Mac. Stiamo ovviamente parlando dell’Apple ID, l’account gratuito dell’azienda di Cupertino, molto utile soprattutto per l’utilizzo del Mac App Store, FaceTime, iMessage, per la sincronizzazione dei dati tramite iCloud e per entrare nell’ecosistema Apple.
Per creare un Apple ID in maniera semplice e gratuita si potranno utilizzare diversi dispositivi: un iPhone, un iPad, un computer Windows con iTunes o anche un Mac. Per comodità però, illustreremo i passaggi relativi alla richiesta dell’account tramite un browser Web, così da velocizzare il processo e non dover scaricare alcun software aggiuntivo.
Per farlo, basterà quindi aprire il browser Web preferito e subito dopo raggiungere il sito ufficiale per la gestione dell’Apple ID. A questo punto, bisognerà cliccare sulla voce “Crea il tuo ID Apple” presente in alto a destra e inserire prima di tutto un indirizzo email, il quale diventerà a tutti gli effetti l’indirizzo per accedere all’account Apple, e scegliere una password sicura per l’accesso.
Ora bisognerà inserire ulteriori dati come il nome, il cognome e il numero di telefono, quest’ultimo molto importante per la verifica a due fattori e per confermare l’attivazione dell’account. Da questa stessa pagina si potrà anche decidere se attivare la newsletter dell’azienda oppure no. A procedura terminata, sarà quindi possibile utilizzare i dati scelti per configurare un nuovo Mac.
Come passare da Windows a Mac con assistente migrazione
Come già accennato in precedenza, Apple offre un tool utile proprio per trasferire i file e gli account da un qualunque PC Windows ad un Mac. Il suo nome è “Assistente migrazione” e potrà essere scaricato su qualunque computer con Windows, facendo attenzione a scaricare l’edizione adatta al sistema operativo Big Sur o Mojave (in base a ciò che è installato sul Mac).
Una volta scaricato, bisognerà avviare entrambi i computer (quello con Windows e quello con macOS) e connetterli alla stessa rete Wi-Fi. Su PC con Windows, dopo aver aperto l’app di “Assistente migrazione”, bisognerà iniziare la procedura di connessione cliccando su “Avanti”.
A questo punto, dopo aver accettato i termini del “Contratto di licenza”, basterà continuare con il tasto “Installa”, poi con “Sì”, poi ancora con “Fine”. Ora, non servirà altro che confermare con “Continua”, poi nuovamente con “Continua” finché non apparirà sullo schermo la voce Attendo la connessione al Mac…”.
Adesso, sarà quindi possibile spostarsi sul Mac e confermare la connessione con il PC Windows. Qualora il Mac fosse già configurato e attivo, bisognerà avviare l’applicazione “Assistente migrazione” presente nella cartella “Utility” delle applicazioni, altrimenti sarà sufficiente iniziare la prima configurazione inserendo i dati sulla lingua da utilizzare e subito dopo scegliere di migrare i dati da un altro computer, così da avviare l’“Assistente migrazione” direttamente dalla prima configurazione.
Da qui bisognerà selezionare la voce “Da un PC Windows” e cliccare su “Continua”, poi attendere e selezionare il nome del PC con Windows (che ricordiamo dovrà essere sempre connesso alla stessa rete Wi-Fi) e confermare ancora con “Continua”. Lo stesso tasto “Continua” dovrà essere premuto anche sul PC con Windows.
Ora, su Mac, bisognerà selezionare gli account e le cartelle da trasferire, scegliendo ovviamente solo quelle da voler migrare sul nuovo computer. Una volta scelte, non servirà altro che confermare con “Continua” e attendere che il trasferimento avvenga in maniera totalmente automatica. Alla fine della procedura, tutti i file appariranno nelle apposite cartelle (Immagini, Filmati, Musica, Desktop) presenti nel Finder.
Passare da Windows a macOS: cosa sapere
Anche il passaggio dei dati e dei file è stato completato, perciò adesso non servirà altro che iniziare ad imparare ad utilizzare il nuovo sistema operativo. Concentreremo quindi l’attenzione sugli aspetti fondamentali da conoscere sin dalla prima accensione, lasciando tutto il resto alla scoperta dell’utente.
Come installare le applicazioni su macOS
Partiamo subito con una notizia positiva: installare le applicazioni su Mac è, generalmente, molto più semplice rispetto a Windows. Innanzitutto, alcune applicazioni molto popolari sono presenti anche all’interno del Mac App Store che sia nell’interfaccia che nelle funzioni è molto simile alla sua controparte per iPhone e iPad. Tutto ciò che servirà fare sarà scegliere il software preferito, cliccare su “OTTIENI” alla sua destra e confermare il download inserendo la password dell’ID Apple.
Le app scaricare andranno automaticamente a finire all’interno della cartella “Applicazioni”, facilmente raggiungibile dal “Launchpad” presente all’interno della dock delle app in basso (seconda icona a partire da sinistra).
Qualora decideste di scaricare invece un software da Safari o da qualunque altro browser Web, questo apparirà sotto forma di file .dmg all’interno della cartella “Download”, presente invece in basso a destra (seconda icona da destra). Una volta effettuato un doppio clic su di esso, apparirà una piccola finestra che inviterà a trascinare semplicemente l’app nella cartella delle applicazioni, cosa che si dovrà fare. Tutto qui, il programma sarà correttamente installato.
Nel caso in cui il file sia sotto forma di archivio invece, consigliamo di aprirlo tramite l’app The Unarchiver, gratuita e disponibile direttamente sul Mac App Store. In alcuni casi, il software scaricato potrebbe anche richiedere qualche passaggio in più per l’installazione, comunque molto semplice e indicato chiaramente sullo schermo. Ancora una volta l’app apparirà all’interno del Launchpad.
Scoprire il Finder e la barra dei menu
Il Finder su Mac è il cuore del sistema, uno strumento che consente di navigare all’interno del filesystem del sistema operativo. Può essere sostanzialmente visto come “Questo PC” di Windows, in cui quindi saranno presenti tutti i file dell’intero sistema operativo. Le varie sezioni appariranno nella colonna di sinistra, mentre sulla destra non mancherà un’anteprima dei file contenuti nelle cartelle. L’approccio è dunque molto simile a quello di Windows.
Diverso invece è il concetto di barra dei menu che su Mac rimarrà sempre visibile in alto. All’interno della suddetta barra saranno presenti tutte le opzioni relative all’applicazione attualmente in utilizzo, il cui nome sarà indicato in alto a sinistra (accanto all’icona di Apple). Le suddette opzioni equivarranno a quelle presenti anche su Windows, in quel caso incluse invece all’interno della stessa finestra del programma avviato. Può quindi essere visto anche solo come un semplice riposizionamento.
Imparare ad usare le finestre e le scrivanie
Un altro fattore d’utilizzo determinante su Mac è legato alle finestre e alle scrivanie. Una volta avviata una qualsiasi app, questa mostrerà i tre tasti azione nell’angolo in alto a sinistra, anziché a destra. Quello rosso chiuderà l’app, quello giallo la ridurrà ad icona (accanto all’icona della cartella download della dock) e quello verde permetterà di interagire con la sua dimensione. Tenendo il puntatore sul cerchio verde per qualche istante infatti, appariranno tre opzioni: Schermo intero, Spostare la finestra a destra e Spostare la finestra a sinistra.
Scegliendo la prima delle tre, si avvierà una nuova scrivania con all’interno l’applicazione scelta, aperta a schermo interno. Per ritornare alla schermata precedente, bisognerà posizionare tre dita sul trackpad e trascinarle da sinistra verso destra. In alternativa, si potranno anche trascinare dal basso verso l’alto, così da avere un’anteprima di tutte le scrivanie aperte ed eventualmente aprirne di nuove cliccando su “+” in alto a destra.
Per chiudere l’app aperta a schermo intero, sarà sufficiente portare il puntatore nell’angolo in alto a sinistra e cliccare nuovamente sull’icona verde. Per chiudere invece una scrivania, bisognerà effettuare nuovamente la gesture con tre dita dal basso verso l’alto, poi raggiungere l’icona della scrivania da chiudere in alto e cliccare sul tasto “X” nell’angolo in alto a sinistra.
Scegliendo invece l’apertura sulla destra o sulla sinistra, l’app verrà spostata sul lato scelto, lasciando libero l’altro lato per avviare un’altra applicazione.
Attenzione però, perché cliccando l’icona del cerchio rosso in alto a sinistra, in alcuni casi l’app non si chiuderà del tutto, ma si andrà soltanto a nascondere e rimarrà attiva in background. Tali app si riconoscono da un piccolo puntino nero sotto l’icona della dock. Per chiudere definitivamente l’app bisognerà effettuare un click con due dita sul trackpad sulla stessa icona e confermare con “Chiudi” o “Esci”.
Usare le gesture su macOS
Come avrete quindi capito, le gesture sono molto importanti per l’esperienza di navigazione su macOS. Inizialmente potreste ritrovarvi leggermente spaesati, ma in realtà si imparerà ad utilizzarle molto velocemente.
Potremmo quindi stare qui ad elencare una per una tutte le gesture presenti, ma in realtà esiste un’apposita sezione, all’interno delle Preferenze di Sistema (ovvero le “Impostazioni” di macOS), che illustra perfettamente il funzionamento di tali gesture, offrendo eventualmente anche la possibilità di disattivarle e modificarle. Per visualizzare la sezione, basterà aprire le “Preferenze di Sistema” e continuare con l’opzione Trackpad.
All’interno della nuova finestra, sarà possibile visualizzare un’anteprima del movimento nella parte più a destra, mentre sulla sinistra non mancherà un elenco di tutte le gesture possibili. Inoltre, selezionando una delle tre sezioni in alto, si cambierà l’ambito di utilizzo dei movimenti. Selezionando la spunta alla sinistra del nome della gesture questa si attiverà, togliendo la spunta si disattiverà.