Chi utilizza Google Workplace per le proprie attività in remoto, facendolo diventare il centro dello studio o del lavoro online, fino ad oggi ha avuto a che fare con una suite sempre più ricca, ma non per questo adeguatamente integrata. Un esempio è quello delle presentazioni, problema che Google sta risolvendo ora proprio creando ponti tra i file per far sì che le risorse cloud rimangano su cloud e del cloud possa essere mantenuta integra la funzione.
Come fare presentazioni
Se si voleva presentare su Meet un file presente su Google Documenti, occorreva aprire una nuova finestra del browser, sceglierla tra le altre e fare in modo che potesse essere proiettata all’interno della riunione. Non solo il meccanismo era lento, ma anche per molti versi innaturale: significava infatti portare nella riunione non il file in sé, ma la sua proiezione a schermo. Ciò determina inevitabilmente maggior lentezza, maggior consumo di banda, maggiori diseconomie nel collegamento.
La novità introdotta da Google è invece un percorso facilitato che consente di portare il file su Meet direttamente dal cloud, creando un vero e proprio collegamento interno tra la riunione ed i contenuti che si intendono presentare alle altre persone collegate. Il ponte sarà rappresentato da un codice univoco (elargito dallo stesso file) che può essere inserito nella riunione già in corso, oppure la riunione può nascere dal file presentato con connessione già nativamente costruita. Così facendo le informazioni su Meet arriveranno direttamente da Docs, Spreadsheet o Slides, consentendo di lavorare direttamente sul file con massima rapidità ed efficienza.
La funzione non è ancora attiva, ma lo sarà presumibilmente entro pochi mesi. La novità fa parte di una serie di funzionalità previste per Workspace e già elencate in una recente presentazione Google.