L’intelligenza artificiale ci ha colto tutti un po’ alla sprovvista. Ora abbiamo uno strumento straordinario in grado di generare contenuti simili a quelli umani in pochi secondi, ma cosa possiamo farci? ChatGPT può scrivere un libro? Può essere usato per modificare e migliorare i propri documenti?
Imparare a scrivere un libro con ChatGPT potrebbe avere un impatto enorme, tanto per chi scrive, quanto per il mondo letterario. Ma è davvero così?…
Si può usare ChatGPT per scrivere un libro?
Questa sì, che è una bella domanda. ChatGPT è in grado di generare contenuti simili a quelli umani e può essere sorprendentemente preciso nel modo in cui imita il processo di scrittura umano. Tuttavia, per sua stessa ammissione, non è in grado di essere veramente creativo.
Quindi, se si pensa di poter usare ChatGPT per scrivere un libro dall’inizio alla fine in una sola sessione, si hanno poche possibilità di ottenere qualcosa di utile (oltre che decente) in cambio. D’altra parte, il chatbot di OpenAI può diventare una preziosa risorsa di ricerca, perché ha un’incredibile capacità di riassumere e sintetizzare le informazioni.
Sebbene tutto ciò che ChatGPT scrive debba essere preso con le pinze, può comunque fare miracoli per chi cerca informazioni rapide, dati generali su argomenti specifici e forse anche idee. A volte fornisce informazioni fuorvianti, soprattutto quando gli vengono chiesti dettagli molto specifici. Pertanto, se si decide di utilizzarlo durante il processo di scrittura, è necessario controllare sempre i dati che fornisce.
Quindi, anche se non è possibile utilizzare ChatGPT per scrivere un romanzo in un colpo solo, ci sono comunque modi in cui può essere utile nel processo di scrittura. Ad esempio, si può usare per trovare spunti o per generare una serie di racconti e trasformarli in una raccolta o in un romanzo sfruttando la tecnica del racconto nel racconto, Boccaccio docet.
Certo, può essere che non si vinca alcun premio se si inviano i racconti tali e quali generati da ChatGPT ai concorsi, ma potrebbe essere un buon punto di partenza. È emblematico il caso della scrittrice 33enne Rie Kudan che, all’inizio di quest’anno, ha vinto un prestigioso premio letterario e poi ha confessato di aver scritto il romanzo con l’intelligenza artificiale, in parte. La scrittrice, infatti, ha dichiarato che il 5% del suo libro, intitolato La torre della simpatia di Tokyo, è stato generato da ChatGPT.
Come provare a scrivere un libro con ChatGPT
La prima cosa da ricordare è che, per quanto sarebbe bello che fosse vero, ChatGPT non sarà in grado di fare tutto il lavoro al posto nostro. Sebbene la tecnologia alla base sia a dir poco impressionante, la verità è che ha ancora molti limiti.
Il primo passo quindi è essere consapevoli di questi limiti e non sottovalutare l’importanza di prompt efficaci, che possono fare tutta la differenza del mondo. Conta anche lo stato d’animo con cui ci si imbarca in questa avventura, quindi è necessario gestire le proprie aspettative. Sebbene in genere sia possibile utilizzare ChatGPT per scrivere un post di blog più che decente, è necessario sporcarsi le mani quando si tratta di utilizzarlo in modo più creativo.
Imparare a scrivere un romanzo con ChatGPT può essere una grande opportunità. Ecco come utilizzare il chatbot di OpenAI per scrivere un libro.
Fase 1: la ricerca
Prima di iniziare a scrivere qualcosa, è necessario conoscere il più possibile l’argomento di cui si vuole parlare. ChatGPT può rivelarsi uno strumento molto utile sia per trovare spunti e definire il focus tematico di un libro, sia per reperire informazioni e approfondire un argomento a scopo di ricerca.
Anche se non è in grado di offrire tutto su un piatto d’argento, può dare al processo creativo alcune linee guida indispensabili. Inoltre, quando si tratta di materiale di ricerca, può essere di grande aiuto qualunque sia l’argomento del proprio libro. Per esempio, si può semplicemente chiedere a ChatGPT quali libri si dovrebbero leggere prima di iniziare a scrivere il proprio, per essere sicuri di essere ben preparati.
Fase 2: la struttura
Dopo aver definito con chiarezza l’argomento e acquisito una certa conoscenza attraverso la ricerca, il passo successivo nella scrittura di un libro con ChatGPT è strutturare in modo organico i contenuti. Non si può semplicemente iniziare a scrivere e sperare nel meglio… È importante pianificare attentamente la composizione dell’opera e decidere come sviluppare la narrazione nel corso dei capitoli.
Questa fase di progettazione richiede creatività e capacità critica, e ChatGPT può senz’altro fornire spunti interessanti e dare una mano nell’organizzazione logica dei contenuti.
Anche le richieste più semplici possono dare ottimi frutti, ma la formulazione accurata dei prompt può migliorare notevolmente la qualità delle risposte del chatbot. Sebbene i contenuti generati dall’intelligenza artificiale non siano i più creativi e avvincenti per un lettore, possono indubbiamente essere un ottimo strumento per gli scrittori, sia che stiano lavorando a libri di saggistica che ad altri generi.
Fase 3: la scrittura del libro
Questo è il momento in cui le cose possono diventare ancora più interessanti. Scrivere il proprio libro. Il modo in cui si sceglie di farlo è a discrezione dell’autore.
Ci sono due cose da tenere a mente. In primo luogo, ChatGPT è in grado di scrivere per noi, a patto però di essere molto abili nel prompt engineering e si accetti di generare piccole porzioni di testo alla volta. Bisogna quindi porre domande molto precise, fornendo un contesto dettagliato e procedere a piccoli passi per ottenere risultati soddisfacenti.
Oltre all’ammessa mancanza di creatività, un’altra grande limitazione del chatbot di OpenAI è che non genera contenuti illimitati. Anche nella versione premium, le risposte sono limitate a poco meno di 1.000 parole. Supponendo di ottenere 1.000 parole ogni due secondi, è comunque molto più veloce che scrivere il contenuto da soli. Sta all’autore decidere se questo aumento della velocità di scrittura vale la pena, perché sicuramente avrà un impatto sulla qualità effettiva del contenuto.
Fase 4: editing e correzioni
Una volta terminata la stesura del libro, è il momento di iniziare a modificare, correggere e rivedere tutto quello che non funziona. Fortunatamente, anche in questo caso ChatGPT può far risparmiare molto tempo e fatica.
Vale sempre la stessa regola, è bene essere consapevoli dei suoi limiti e gestire le proprie aspettative. Non sarà certamente in grado di modificare e correggere l’intero libro in una sola volta. Si dovrà fornire al chatbot AI i propri contenuti, lentamente, a piccole “dosi”, e lui farà del suo meglio per correggere gli errori, riscrivere i contenuti, se necessario, e migliorarne il flusso e la struttura.
Fase 5: pubblicare il lavoro
Naturalmente, dopo aver scritto il libro, sarebbe un vero peccato non sforzarsi di pubblicarlo o almeno di farlo conoscere al pubblico. Che questo significhi metterlo online, inviarlo a diversi editori o semplicemente inviarlo tramite Kindle direct publishing, dipende tutto da come si intende promuoversi o posizionarsi nella comunità degli scrittori.
ChatGPT non sarà in grado di creare la copertina, ma strumenti come Midjourney o Ideogram sono in grado di farlo senza difficoltà e funzionano secondo lo stesso principio di ChatGPT, ovvero con i prompt.
Scrivere libri con ChatGPT e venderli su Amazon
Kindle direct publishing (KDP) di Amazon permette di autopubblicarsi, diventando l’editore di se stessi. Si può pubblicare sia in formato cartaceo, che digitale e in sole 72 ore il libro sarà disponibile nei negozi Amazon di tutto il mondo.
Scrivere un libro con ChatGPT è legale?
Quando si utilizzano strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT per generare contenuti da pubblicare, come un libro, è consigliabile consultare preventivamente un avvocato esperto in proprietà intellettuale o altri professionisti del settore.
Allo stato attuale, l’utilizzo dell’AI per la creazione di opere creative non è ancora stato regolamentato in modo completo dalla legge. Non esistono quindi indicazioni definitive sulla liceità e le conseguenze legali di pubblicare libri o altri contenuti generati da questi sistemi. La situazione è in divenire, quindi è importante essere informati prima di pubblicare contenuti generati da chatbot e affini.