La scelta della tastiera è soggettiva. Dipende dalle nostre esigenze, se serve per lavorare, con quale programma, o per giocare. Dipende anche dalla grandezza delle nostre mani e da tantissimi altri fattori. Le tastiere poi sono tantissime. Wireless, con cavo, con tasti a farfalla, meccaniche, retroilluminate, TKL, 60%. Tantissimi termini che specificano diverse caratteristiche peculiari di ogni tastiera.
Come sempre quando si tratta di scegliere un prodotto, non c’è una scelta assoluta. Una determinata tastiera può essere ottima per giocare e non adatta alla scrittura, un’altra può sembrare molto bella ma troppo appariscente per determinati luoghi di lavoro.
In questa guida cerchiamo di portarvi all’interno del processo di scelta, spiegando passo passo tutti i termini tecnici, i fattori determinanti e di cosa dovremmo preoccuparci prima dell’acquisto. Ecco, dunque, la guida definitiva alla scelta della tastiera.
Tipi di tastiera
Le tastiere si dividono in due macrocategorie: tastiere a membrana e tastiere meccaniche. Le prime sono relativamente economiche. Le più abbordabili costano poco più di una decina di euro, come la Logitech K120 che potete trovare a . Quelle più professionali arrivano a costare circa 200 euro, come la . Si caratterizzano per avere dei tasti dalla corsa ridotta e per una struttura semplice. Occupano poco spazio e sono molto silenziose durante la digitazione.
Le tastiere meccaniche invece sono più costose, più ingombranti e pesanti. Ogni singolo tasto della tastiera meccanica nasconde però un interruttore indipendente l’uno dall’altro. Ciò rende la digitazione precisa e ogni singola pressione viene trasmessa adeguatamente al PC. Proprio per questo sono preferite dai videogiocatori, ma anche da chi scrive tanto e cerca una digitazione più sostenuta.
I tasti sono più alti e hanno una corsa maggiore, caratteristiche che permette di donare un maggior feedback durante la digitazione. Sono però anche molto rumorose. Non l’ideale da usare in uffici o luoghi pubblici. Anche in questo caso ci sono diversi esempi, dalla alla .
Layout tastiera
Cosa si intende quando si parla di layout? In maniera molto semplice la disposizione dei tasti, ovvero quali lettere ci sono sulla tastiera e come queste sono disposte. Il layout italiano viene definito QWERTY, dicitura che indica la disposizione delle lettere nella prima riga disponibile. Nella parte destra ci sono poi tutte le lettere accentate, tipiche della nostra lingua, e il tasto invio a L capovolta. Nella parte sinistra c’è il tasto per maggiore e minore e il tasto shift sinistro è molto piccolo. È la tipologia di layout più diffuso nel nostro Paese, ma è possibile trovare anche altri tipi di tastiera.
Ci sono quelle layout USA, che hanno un tasto invio più piccolo e in cui mancano le lettere accentate. Il layout francese ha una diversa disposizione dei tasti e viene definita AZERTY (la Q e la W vengono sostituite dalla A e dalla Z). Anche in questo caso non c’è una migliore dell’altra, ma dipende molto dall’uso e dalle abitudini.
I neofiti che non hanno molta confidenza con la tastiera e la digitazione veloce fanno bene a scegliere una tastiera con layout ITA, mentre chi ha più esperienza, può tranquillamente scegliere un layout diverso. Questo articolo è stato scritto con una tastiera con layout internazionale.
Dimensioni tastiera
Le dimensioni della tastiera impattano senza ombra di dubbio sull’utilizzo. Nel mercato vengono suddivise in tre tipologie: full (104 tasti), TKL (senza tastierino numerico), 60% (le più compatte con tasti funzione inglobati nella riga numeri).
Ogni tastiera ha il suo utilizzo. Le tastiere complete sono sicuramente le più versatili per qualsiasi uso, in quanto il tastierino numerico consente di utilizzare in maniera più versatile programmi di calcolo. Occupa però tanto spazio e in alcuni contesti l’uso del tastierino numerico potrebbe non essere necessario. Proprio per questo ci sono le TKL, ovvero tastiere più compatte che non rinunciano anche alle funzioni più avanzate, ma che eliminano il tastierino numerico per favorire ingombri ridotti e portabilità. Le tastiere con layout al 60% oltre al tastierino numerico tagliano fuori altri tasti funzione. Sono rivolte a un pubblico che ricerca il minimalismo e che non necessita di tutte le funzioni speciali di una tastiera. Per esempio la è una tastiera full, la una tastiera TKL e la una tastiera con layout al 60%.
Tastiera a membrana, vantaggi e svantaggi
Nello specifico la tastiera a membrana ha diversi vantaggi. Non solo in termini di dimensioni e compattezza, come possiamo ben vedere osservando la , ma anche per le funzioni offerte. La membrana è semplice da realizzare, offre una buona affidabilità e alcune tastiere a membrana possono anche essere impermeabili.
Di solito le tastiere a membrana sono molto economiche. Sotto i 50 euro è possibile trovare tantissime alternative valide, con collegamento tramite USB. Salendo con il prezzo si aggiungono caratteristiche di vario tipo, tra cui la retroilluminazione, la connettività Bluetooth, la possibilità di collegamento a più dispositivi e funzioni specifiche per la produttività. Vengono chiamate a membrana perché di fatto c’è una piccola membrana in silicone che separa il tasto dalla scheda madre su cui ci sono tutti i circuiti. Quando si effettua la pressione di un tasto, si crea un contatto che manda l’input al PC.
Questo è forse il più grande limite delle tastiere a membrana, in quanto spesso non riescono a gestire più di 5-6 contatti simultaneamente. Tuttavia non è un vero difetto, in quanto le pressioni simultanee per effettuare comandi da tastiera sono quasi sempre di massimo tre tasti. Può essere una criticità per chi gioca. Nei videogiochi infatti capita sovente di dover premere molti tasti contemporaneamente o in rapida successione, cosa che le membrane non sono in grado di supportare. Perlomeno non le più economiche.
Tastiera meccanica, vantaggi e svantaggi
Le tastiere meccaniche vengono proposte a prezzi molto alti, che spesso superano abbondantemente i 90 euro. Negli ultimi anni sono però tantissime le alternative economiche che talvolta arrivano a costare anche meno di 50 euro, come per esempio alcune alternative della . Una tastiera meccanica è sempre meglio rispetto a una a membrana?
Dipende sempre dal tipo di utilizzo. A parità di budget a disposizione potrebbe valere più o meno la pena investire su una meccanica a seconda dell’uso. La tastiera meccanica è grande e pesante perché offre maggiore stabilità nelle fasi di digitazione più intensa (mentre si gioca), ma poco cambia mentre si scrive un testo. Inoltre il click dei tasti potrebbe essere fastidioso in un ufficio, nonostante ci siano diversi estimatori.
Da cosa deriva il click? Sotto ogni tasto c’è un interruttore, in gergo chiamato “switch”, collegato in maniera indipendente al circuito. Esistono tantissime tipologie di switch diversi dai più svariati produttori. Non solo Cherry MX, ma anche Gateron, Outemu, Razer, Logitech e tantissimi altri.
Switch meccanici, come distinguerli
Impossibile fare una disamina di tutti gli switch. Sono così tanti che potremmo tediarvi con un tomo apposito per soddisfare lo scopo. Ci limitiamo dunque a spiegare come funziona lo switch e quali sono i parametri da tenere in considerazione. Le caratteristiche salienti sono la corsa e il punto di attivazione. Per corsa si intende di quanto lo switch può muoversi dal punto più alto a quello più basso. Si va dai 4 ai 2 millimetri a seconda della tipologia. Il punto di attivazione è quella distanza percorsa la quale il segnale viene inviato al PC.
Infatti, nelle meccaniche, non è necessario premere il tasto fino in fondo per trasmettere l’input, come avviene invece sulle tastiere a membrana, ma è sufficiente arrivare al punto di attivazione. Questo viene posizionato a seconda della tipologia di switch a una distanza che varia da 1,2 a 2 millimetri.
C’è poi la forza di attuazione. Ovvero quanto peso è necessario per far scendere il tasto. La maggioranza dei tasti ha una forza di attuazione di circa 45 grammi, ma alcuni possono anche superare i 60 grammi. Più sono pesanti più forza bisogna attuare, ma minore è il rischio di fare pressioni involontarie.
Infine la rumorosità: ci sono switch clicky, quindi piuttosto rumorosi, e switch lineari, che invece scorrono senza un deciso click dal punto più alto a quello più basso. Ovviamente la scelta è soggettiva. Chi scrive preferisce un tasto veloce, pesante e rumoroso, chi gioca qualcosa di leggero, reattivo e silenzioso. Ma vale anche il contrario. Insomma, la scelta è molto soggettiva.
Funzioni speciali
Come la maggior parte dei gadget tecnologici, anche le tastiere possono fare affidamento a diverse funzioni curiose o utili a seconda del punto di vista. La prima è la retroilluminazione. Soprattutto chi lavora al buio potrebbe trovarla indispensabile, in modo da rendere i tasti visibili anche in mancanza di luce. Le tastiere a membrana avanzate come la hanno addirittura un sensore di prossimità, che accende automaticamente la retroilluminazione quando si avvicinano le mani alla tastiera. Le tastiere da gaming come la hanno invece una retroilluminazione completamente personalizzabile con LED RGB, ovvero colorati.
Ci sono poi i tasti macro. Anche in questo caso le declinazioni cambiano molto a seconda della categoria di riferimento. La permette di associare determinate funzioni ai vari tasti tramite il software Logitech Options per migliorare la produttività. Per esempio su Adobe Premiere potremmo necessitare di scorciatoie da tastiera durante la fase di montaggio. Su Word torna utile poter copiare, incollare, tornare indietro con tasti dedicati e personalizzati anziché dover ricordare la combinazione di tasti.
Sulle tastiere da gaming come la possono invece esserci tasti aggiuntivi senza nessuna funzione associata e personalizzabili dall’utente. Ciò permette di avere il pieno controllo in gioco.
Tastiere Wireless: vale la pena?
Una delle domande che ci si fa più di frequente è se valga la pena acquistare o meno una tastiera wireless, ovvero con una connessione senza fili. La connettività wireless può essere basata sulla tecnologia Bluetooth oppure su una connessione Wi-Fi tramite un adattatore USB.
Alcune tastiere, come la , integrano entrambe. Si collega tramite Bluetooth a dispositivi come notebook o smartphone, oppure tramite la ai dispositivi dotati di porta USB. La connessione con chiavetta è da preferire in ambienti molto affollati, in quanto la connessione Bluetooth può rivelarsi instabile e poco precisa. Se invece lavoriamo a casa o in ambienti non cosparsi di onde elettromagnetiche, la connettività Bluetooth potrebbe rivelarsi sufficiente.