L’inflazione è alle stelle. Fotografata al momento soltanto da rilevamenti estemporanei, e non ancora fissata nella fotografia annuale che ne misurerà l’impatto complessivo sulla base del paniere di riferimento, si tratta di una variabile impazzita in questo momento di tangenza tra la pandemia che vorremmo avere alle spalle e la ripresa che vorremmo avere di fronte. In realtà non sappiamo esattamente cosa stia succedendo sull’uno e sull’altro fronte, ma questa tensione piena di fibrillazioni mette gli italiani di fronte alla necessità di scegliere: dove portare i propri risparmi? Come difenderli dall’aumento del costo della vita? Come garantire il valore del proprio portafoglio? Ne scaturiscono ipotesi di vario tipo, con un ventaglio di possibilità che passa dal mattone alle materie prime, fino ad arrivare alle criptovalute.
Investire in cryptovalute non è più un’eresia. Non ora, almeno, soprattutto se si tratta di un’ottica di breve periodo. Ecco quindi che per la prima volta anche questa valutazione diventa realtà nelle considerazioni degli italiani che stanno ragionando sul da farsi.
Come sfuggire all’inflazione
Storicamente la fuga dall’inflazione è stata nel mattone: l’aumento dei prezzi nell’immobiliare ha tradizionalmente trasformato le abitazioni in investimenti solidi e sicuri, che solo negli ultimi anni avevano visto una tendenza nuova con trend invertiti rispetto ai decenni antecedenti. Non è facile fare previsioni in merito, soprattutto di fronte ad un mercato profondamente variegato (tra case nuove dai costi moltiplicati e ristrutturazioni improbabili che dipendono dalle manovre di Governo e dal Superbonus 110%).
Altra soluzione sono i titoli di Stato, soprattutto se indicizzati: possono offrire rendimenti fissi che offrono quantomeno una sicurezza. L’eventuale aumento dei tassi di interesse, però, potrebbe danneggiare quanti non hanno intenzione di mantenerne il possesso fino a naturale scadenza ed il valore decrescente potrebbe dunque togliere quel che l’indicizzazione regala. Il vantaggio degli indicizzati, insomma, potrebbe sterilizzarsi nel giro di breve tempo.
Il bene rifugio per eccellenza, l’oro, ha ormai raggiunto nuovi massimi e non è esattamente questo il momento migliore per un investimento: poteva essere una valida soluzione in epoca pre-Covid, ma fin dall’esplosione della pandemia il valore è schizzato ed ora potrà al massimo conservarsi senza grosse possibilità di ascesa ulteriore.
C’è chi consiglia di investire nell’azionario, potenzialmente in crescita grazie al rimbalzo previsto dell’economia (l’Italia è prevista su valori superiori a +6% per l’anno a venire), e chi si pronuncia in favore dei fondi di investimento. La realtà, però, è che gli italiani in questo momento stanno lasciando sempre più denaro fermo sui conti correnti per paura ed incertezza. Come spendere? Come investire? Come tutelarsi? Il timore immobilizza e la velocità di circolazione del denaro (misura prima del benessere di un Paese) rallenta.
Le criptovalute si stagliano in questo contesto come un asset speculativo che viaggia su dinamiche diverse, per molti versi indipendenti e pertanto potenzialmente anticicliche. Bitcoin & Co. continuano infatti la loro ascesa, forti proprio delle promesse di guadagno di breve periodo sulle quali poter tentare almeno di differenziare il proprio portafoglio. Così ha fatto Tim Cook, per sua stessa ammissione. Un account *demo gratuito con eToro può essere un modo per iniziare e valutare l’impatto che la cosa potrebbe avere sulle proprie capacità di investimento e sulla propria propensione allo stesso.
*Il 67% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario sapere come funzionano i CFD e se ci si può permettere di perdere i propri soldi.
Una cosa è certa: tenere i soldi in banca è come tenerli sotto il materasso sapendo che poco alla volta saranno erosi da un’inflazione che è tornata a galoppare. Il problema è diffuso ed ignorarlo è una colpa: dall’inflazione non si scappa se non si hanno riferimenti saldi a cui aggrapparsi.