Essere virali è il sogno di molti. Sarebbe fantastico se la propria azienda potesse creare contenuti sui social media che catturano, divertono e stimolano il proprio pubblico a diffonderli subito, raggiungendo migliaia di persone e attirando nuovi clienti.
I guru del marketing virale affermano che il segreto per avere successo è racchiuso nel cosiddetto “gancio“. Senza dover assoldare un esperto del settore, si può sfruttare ChatGPT per ricevere dei consigli preziosi. Con i prompt giusti, infatti, si possono scoprire idee di grande impatto.
Come usare ChatGPT per diventare virale sui social media
Ecco sette suggerimenti da sperimentare oggi, per scoprire idee e ispirazioni che possano far crescere il proprio marchio, con l’aiuto del chatbot di OpenAI.
1. Comprendere il pubblico di riferimento
Per raggiungere la viralità, bisogna creare qualcosa che susciti un’emozione e che sia facilmente condivisibile. Bisogna offrire valore tale da catturare l’attenzione o da stimolare il passaparola. Per conoscere meglio il proprio pubblico, si può usare ChatGPT, in modo da scoprire le preferenze e gli interessi.
“Voglio creare contenuti virali sui social media e per questo devo capire qual è il pubblico di riferimento. Il mio pubblico è composto principalmente da [descrivere il proprio pubblico di riferimento in dettaglio, includendo dati demografici, interessi, comportamento online, preferenze, ecc.]. Sulla base di questa descrizione, suggerisci temi o idee di contenuto che abbiano presa. Sto cercando suggerimenti che possano essere altamente coinvolgenti e condivisibili. L’obiettivo è allineare i contenuti alle loro preferenze e interessi per massimizzare il potenziale di viralità“.
2. Trovare argomenti di tendenza
Per promuovere il proprio marchio, si può sfruttare ciò che è attuale e popolare. Gli eventi del momento e la cultura pop offrono le migliori opportunità per diventare virali. ChatGPT può aiutare a scoprire cosa è trend topic.
“Voglio creare contenuti che sfruttino le tendenze attuali e la cultura popolare per aumentare la rilevanza e il potenziale virale del mio marchio sui social media. Fornisci un elenco di argomenti caldi, eventi di tendenza o fenomeni culturali popolari che stanno attirando l’attenzione in questo momento. Inoltre, suggerisci i modi in cui potrei collegare creativamente queste tendenze alla strategia di contenuti del mio marchio, dato che la mia attività è [descrivere la propria attività]. L’obiettivo è identificare le opportunità per il mio marchio di sfruttare queste tendenze e massimizzare la visibilità sulle piattaforme social“.
3. Creare immagini accattivanti con DALL-E tramite ChatGPT Plus
Per creare contenuti che si distinguono online, non bisogna trascurare l’aspetto visivo. Con ChatGPT, si ha accesso a DALL-E direttamente nella chat. Qui si può richiedere al chatbot di creare grafiche che si adattino ai propri contenuti e titoli. Si può anche chiedere di proporre idee per le immagini e di realizzarle. La grafica deve essere di grande impatto visivo e deve attirare l’attenzione del vostro cliente ideale.
“Sto cercando di migliorare i miei contenuti sui social media con una grafica d’impatto che catturi l’attenzione del mio cliente ideale, che è [descrivere il cliente ideale]. Fornisci idee per immagini d’impatto che siano in linea con il mio marchio, [descrivere la propria azienda], e con il tipo di contenuti che creo. Queste idee devono essere innovative e in grado di generare engagement sui social media. Inoltre, fornisci suggerimenti specifici che posso utilizzare con DALL-E per dare vita a questi concetti visivi, assicurando che siano in linea con il mio pubblico e si distinguano online“.
4. Creare didascalie convincenti
Le immagini valgono più di mille parole, ma le didascalie possono generare mille condivisioni. E le condivisioni sono l’obiettivo. ChatGPT può aiutare a creare didascalie sorprendenti. Si possono raccontare le paure e i desideri più profondi del proprio pubblico e chiedere al chatbot di scrivere frasi che colpiscano perfettamente nel segno. Si possono richiedere più opzioni e selezionare quella più adatta.
“Le paure più grandi del mio pubblico sono [descrivere le paure più grandi del pubblico] e i loro desideri più profondi sono [descrivere i desideri più profondi del pubblico]. Sulla base di queste informazioni, crea una serie di didascalie convincenti per i miei post sui social media. Le didascalie devono attirare l’attenzione, incoraggiando la lettura e la condivisione. Sono alla ricerca di didascalie che risuonino profondamente con le emozioni e le motivazioni del mio pubblico, stimolando il coinvolgimento e le condivisioni. Fornisci più opzioni in modo che possa selezionare quelle che meglio si allineano ai miei contenuti e la brand voice“.
5. Adottare tecniche di storytelling
Dopo aver definito i contenuti più brevi, si può passare a raccontare una storia, creando contenuti più approfonditi per chi vuole approfondire. Si può coinvolgere e connettere con i clienti ideali usando narrazioni autentiche per esprimere la propria identità e il proprio messaggio. Si può intrecciare la propria storia con quella dei clienti per creare un legame di fiducia e condivisione.
“Sto cercando di migliorare il mio coinvolgimento sui social media attraverso il potere dello storytelling. L’identità del mio marchio ruota intorno a [descrivere l’etica del proprio marchio] e voglio creare narrazioni che risuonino con le esperienze e i valori del mio pubblico. Sviluppa tre storie distinte che intreccino il viaggio del mio marchio con quello del mio pubblico. Ogni storia deve stabilire un legame basato su valori condivisi, favorire la fiducia ed essere abbastanza avvincente da incoraggiare la condivisione. Devono essere storie autentiche, e in linea con la brand voice del mio marchio [descrivere la brand voice e lo stile del marchio]. L’obiettivo è avere una varietà di scelte narrative che possano essere adattate a diversi formati di contenuto“.
6. Call to Action chiare e persuasive
Quando il contenuto diventa virale, è importante che sia chiaro cosa ci si aspetta che il lettore faccia. Si tratta di iscriversi a una prova, cliccare per ricevere qualcosa in cambio o compiere un’altra azione? Si può ispirare l’azione con call-to-action efficaci.
“Ora che il mio contenuto ha il potenziale per diventare virale, devo creare delle call-to-action (CTA) chiare e persuasive per guidare il mio pubblico su cosa fare dopo. I miei obiettivi sono [indicare gli obiettivi specifici, come aumentare le iscrizioni, portare traffico a un sito web, ecc.] Suggerisci tre diverse CTA che siano convincenti e in linea con questi obiettivi. Ogni CTA deve essere diretta ma persuasiva, incoraggiando il pubblico a compiere un’azione specifica. Le CTA devono sfruttare la natura virale del contenuto ed essere progettate per convertire l’interesse del pubblico in risultati tangibili per il mio marchio“.
7. Analizzare e migliorare le prestazioni
Se si è seguito tutto quello che è stato detto sopra, si è sulla strada giusta per far notare i propri contenuti. Ora tocca misurare i risultati. Si può chiedere a ChatGPT di analizzare le metriche e di migliorare la strategia. La viralità sui social media non è frutto del caso. I creatori di contenuti virali usano schemi e strutture e l’istinto che hanno sviluppato nel tempo e con migliaia di post.
“Dopo aver messo in atto diverse strategie di contenuto, è il momento di analizzare e migliorare. Sto esaminando le metriche delle mie recenti campagne sui social media e ho bisogno di capirne le implicazioni. Suggerisci tre indicatori di performance chiave che sono essenziali per misurare il successo. Considera [inserire le metriche specifiche di cui si dispone, come i like, i commenti, le condivisioni, i tassi di clic, le conversioni, ecc.] Sulla base dei dati di queste metriche [fornire qualsiasi dato specifico o intuizione raccolta], quali strategie mirate dovrei implementare per perfezionare i miei contenuti e aumentarne il potenziale virale?“.
Prompt di ChatGPT per diventare virali sui social media
ChatGPT può aiutare a creare contenuti virali sui social media, per coinvolgere e far crescere la propria azienda. Si può capire il proprio pubblico di riferimento per usare il suo linguaggio, e cercare argomenti di tendenza per generare idee. È possibile creare immagini che attirino l’attenzione e didascalie che emozionino; usare tecniche di storytelling, call-to-action efficaci e misurare ogni dato per migliorare il proprio lavoro.