Da quando è stato lanciato, ChatGPT di OpenAI ha suscitato un notevole interesse a livello globale. Questa rivoluzionaria intelligenza artificiale, nonostante fosse inizialmente limitata all’uso come chatbot, ha dimostrato un potenziale straordinario. Tuttavia, OpenAI ha deciso di rendere le funzionalità di ChatGPT accessibili a tutti, rilasciando le sue API. Le API di ChatGPT, permettono l’integrazione dell’AI non solo in applicazioni già esistenti, ma anche in nuove applicazioni in fase di sviluppo. Inoltre, se pur inizialmente complesso, utilizzare le API di ChatGPT non è limitato solo agli sviluppatori, ma è aperto a chiunque sia interessato. Tuttavia, per utilizzare le API di OpenAI, è necessario dedicare del tempo per comprendere tutti i passaggi necessari. Le API, Application Programming Interface, sono un insieme di regole e protocolli stabiliti da un software per l’uso delle sue funzionalità. In ogni caso, il rilascio delle API di ChatGPT da parte di OpenAI rappresenta un’opportunità entusiasmante per espandere le frontiere dell’intelligenza artificiale e della comunicazione digitale.
Come utilizzare le API di ChatGPT
Le API consentono un accesso diretto ai codici di ChatGPT, bypassando l’interfaccia principale. Nello specifico, questo accesso è disponibile sia per gli sviluppatori, per i quali alcuni passaggi risulteranno più semplici, sia per coloro che non appartengono al settore. In sostanza, le API consentono non solo di accedere ai codici di ChatGPT, ma anche di utilizzare le tecnologie principali dei modelli generativi di alto livello e di integrare queste tecnologie con siti web, applicazioni e altri software.
Prima di intraprendere qualsiasi percorso, è necessario creare un account OpenAI, questo perché è necessario recuperare una chiave API prima di qualsiasi altro passaggio. Nel dettaglio, ecco come creare una chiave API:
- Accedere alla piattaforma ufficiale di OpenAI;
- Selezionare “API” in alto;
- Scegliere “Overview”;
- Selezionare “Get started”;
- Inserire i dati richiesti e accedere alla piattaforma OpenAI;
- Selezionare la scheda “API keys” nel riquadro di sinistra;
- Scegliere “Create new secret key” per generare la chiave API.
La creazione della chiave API è il primo passaggio necessario per utilizzare effettivamente l’API. In tutto ciò, è però importante ricordare che, soprattutto per l’ultimo passaggio, è fondamentale conservare accuratamente la chiave API generata. Infatti, la finestra di dialogo in cui viene visualizzata la chiave alfanumerica non sarà visibile in un secondo momento. Nel caso in cui si perda la chiave API generata, l’unica soluzione è generarne una nuova per ottenere una nuova chiave API. Non sarà possibile recuperare la chiave precedente.
API ChatGPT le impostazioni dell’ambiente di sviluppo
Recuperare la chiave API è solo il primo passaggio. Successivamente, è necessario creare un ambiente di sviluppo per iniziare a lavorare su applicazioni basate sull’API ChatGPT. In particolare, è possibile utilizzare direttamente l’endpoint API o sfruttare la libreria OpenAI Python/JavaScript. Nella pratica, ecco come creare un ambiente virtuale Python:
- Installare le librerie openai e python-dotenv tramite pip:pip install openai python-dotenv
- Creare un file .env nella root della directory del progetto per archiviare la chiave API in modo sicuro;
- impostare la variabile OPENAI_API_KEY con il valore della chiave copiata in precedenza: “OPENAI_API_KEY=”YOUR_API_KEY”, nello stesso file;
- Aggiungere un file .gitignore alla directory root del progetto e aggiungi “.env” per ignorare il file dotenv.
OpenAI consente di effettuare richieste API per GPT-3.5 Turbo, GPT-4 e GPT-4 Turbo. Infatti, le API ChatGPT è un termine generale che si riferisce alle API OpenAI che utilizzano modelli basati su GPT, inclusi i modelli gpt-3.5-turbo, gpt-4 e gpt-4-turbo. Tuttavia, per ottenere l’accesso all’API GPT-4, è necessario sottoscrivere un abbonamento a pagamento.
I prezzi dell’API ChatGPT si basano sul modello e il principio fondamentale di OpenAI per quanto riguarda le API ChatGPT è che si paga per ciò che si utilizza. In pratica, le richieste di completamento della chat vengono calcolate in base al numero di token di input più il numero di token di output restituiti dall’API. Anche se, come ChatGPT, anche l’API ha un limite di parole. Attualmente, il modello gpt-3.5-turbo ha un limite di token di 4.096, mentre quello di gpt-4 è 8.192. Gli ultimi modelli, gpt-3.5-turbo-0125 e gpt-4-turbo-preview, hanno limiti rispettivamente di 16.385 e 128.000. In termini semplici, i token corrispondono a pezzi di parole, dove 1.000 token equivalgono approssimativamente a 750 parole.
API ChatGPT i parametri
L’API ChatGPT, ottimizzata principalmente per la chat, si dimostra efficace anche per le attività di completamento del testo, la generazione di codice, la traduzione di lingue o la stesura di bozze di documenti e molto altro. Oltre i passaggi precedenti, per ottenere tutto ciò è necessario configurare il modello di chat in preparazione per una chiamata API.
La parte più significativa della configurazione è il parametro “message” e l’inserimento di oggetti messaggio. Ogni oggetto messaggio contiene un ruolo e un contenuto, per quanto riguarda i ruoli è possibile sfruttare tre varianti, nonché “system”, “user” e “assistant”. Infine, è possibile personalizzare ulteriormente i parametri procedendo con “temperature” e “max_tokens” per ottenere l’output in base alle proprie esigenze. Infatti, nel primo caso maggiore è la temperatura, maggiore sarà la casualità dell’output e viceversa e invece con “max_tokens” è possibile limitare la lunghezza delle risposte.