Arriva oggi da Bruxelles l’ufficializzazione dell’avvio di un’indagine antitrust su Broadcom, simile a quella aperta dalla Federal Trade Commission negli USA nel gennaio 2018. L’obiettivo della Commissione Europea è quello di far luce su pratiche ritenute potenzialmente dannose per i concorrenti del mercato, attuate all’interno dei territori in cui l’azienda statunitense detiene una posizione di leadership, in particolare per quanto riguarda la realizzazione e distribuzione di componenti system-on-a-chip, front-end chip e chipset WiFi.
Broadcom, indagine antitrust in Europa
Questo il commento del Commissario Europeo per la Concorrenza, Margrethe Vestager, che fa riferimento alle tipologie di prodotto per le quali sono impiegate le componenti fornite da Broadcom: si parla di set-top box da collegare al televisore per la riproduzione dei contenuti multimediali così come di modem per la connessione a Internet.
I set-top box per la TV e i modem fanno parte della nostra vita quotidiana, sia per lavoro sia per piacere. Sospettiamo che Broadcom, un importante fornitore di componenti per questi dispositivi, abbia applicato restrizioni contrattuali per escludere i competitor dal mercato.
I rischi, come ribadito in ogni indagine antitrust, sono per la competitività del settore e per l’utente finale. Impedire l’ingresso e la crescita ad altri player del mercato si traduce in una minore libertà di scelta per il consumatore e nel porre un freno all’innovazione.
Questo impedirebbe ai clienti di Broadcom e di conseguenza ai consumatori finali di beneficiare della libertà di scelta e dell’innovazione. Intendiamo inoltre imporre a Broadcom di interrompere questo comportamento finché l’indagine non sarà conclusa, così da evitare il rischio di causare danni seri e irreparabili alla competitività.
Chip per set-top box e modem
Già ufficializzata la comunicazione degli addebiti con le conclusioni preliminari e le ragioni che hanno portato all’avvio della procedura. Le elenchiamo di seguito in forma tradotta, così come rese note nel comunicato della Commissione Europea.
- Broadcom detiene una posizione dominante in vari mercati per la fornitura di system-on-a-chip destinati a set-top box per televisori e modem;
- alcuni accordi tra Broadcom e sette dei suoi principali clienti che producono set-top box per televisori e modem includono disposizioni che potrebbero costringere all’acquisto esclusivo o quasi esclusivo di system-on-a-chip, front-end chip e chipset WiFi;
- le imposizioni incluse negli accordi potrebbero danneggiare la concorrenza e soffocare l’innovazione sul mercato, a discapito dei consumatori.
Come sempre accade in questi casi, l’iter dell’indagine potrebbe richiedere anni. Mediante i criteri di esclusività individuati all’interno dei contratti, Broadcom avrebbe obbligato i clienti a non rifornirsi da altre realtà, garantendo loro talvolta sconti o vantaggi, anche in base al volume degli ordini. Sotto osservazione anche le pratiche attuate al fine di compromettere l’interoperabilità con soluzioni hardware o software dei concorrenti.
L’azienda è stata messa al corrente della procedura, così come le autorità che nei singoli stati dell’Unione Europea si occupano di concorrenza. Le sono inoltre state imposte alcune correzioni da applicare fin da subito al modello di business, così da rendere la condotta conforme a quanto prevedono le norme antitrust del vecchio continente. Broadcom, fondata nel 1991, ha sede a Irvine in California.