Dopo aver acquisito la possibilità di sfruttare il marchio Commodore in 38 diversi paesi, Massimo Canigiani e Carlo Scattolini provano a rilanciare lo storico brand informatico con uno smartphone Android rivolto al passato – almeno nello spirito.
Lo smartphone che i due imprenditori italiani si apprestano a lanciare in Europa (Italia inclusa) si chiama Commodore PET , reminiscenza dell’ omonimo microcomputer commercializzato negli anni ’70 che però ha preso la forma di un gadget mobile dalla forma anonima e dalle caratteristiche tecniche di medio livello.
Commodore PET include infatti un chip SoC ARM octa-core a 64-bit e clock da 1.7 GHz prodotto da Mediatek, una fotocamera da 13 megapixel con pulsante di scatto dedicato, una batteria da 3000 mAh e un display Full HD da 5,5 pollici; la memoria varia dai 2 Gigabyte del modello base (275 euro) ai 3 GB di quello “premium” (330 dollari), e lo stesso vale per lo storage interno da 16 o 32 GB. Il box includerà una schedina di memoria esterna (SD) da 32 Gigabyte per entrambe le versioni.
Sotto la superficie del design generico e di una versione sbloccata di Android, lo smartphone Commodore PET intende proporsi come un’offerta dedicata agli appassionati di emulatori che proprio non possono fare a meno di far girare il vecchio software per Amiga o C64 anche su uno schermo ridotto e un gadget privo di controlli fisici.
Commodore PET rappresenta in ogni caso l’ennesimo tentativo di riesumazione di un brand passato oramai alla storia, che numerosi attori hanno già provato a “resuscitare” nel recente passato con bizzarri “Commodore 64” con cuore di PC e scatolotti “Amiga Mini” dotati di GPU GeForce e lettore Blu-ray.
Alfonso Maruccia