Roma – La prima volta che ho sentito parlare dell’Oman, ero davanti ad un videogame che mi proponeva la nazionale di quel Paese come prova di allenamento… Ora è diventato uno dei primi bersagli del virus Commwarrior che, con grande sollievo di chi non aspettava altro, sta cominciando a propagarsi anche in Italia. La sua peculiarità consiste nell’attaccare i telefonini di ultima generazione, attraverso costosissimi MMS che fanno lievitare le bollette a livelli astronomici. Il target di Commwarrior sono i cellulari dotati di sistema operativo Symbian serie 60.
F-Secure rileva che il virus arriva all’utente attraverso uno strano messaggio MMS con un programma allegato. Ovviamente si contrae l’infezione scaricando tale programma, vinti dalla curiosità suscitata dall’inusuale messaggio (vedi immagine qui sotto). Esperienza e diffidenza dovrebbero già mettere in guardia gli utenti che ricevono un messaggio strano, inusuale e “sospetto”. Ma la curiosità gioca sempre un ruolo fondamentale e tale da far cadere tutte le cautele anche durante i vari step che precedono l’installazione dell’allegato di un MMS!
Il virus, una volta entrato in azione, invia altri MMS selezionando in modo random i contatti presenti nella rubrica, provocando improvvisi esaurimenti di credito: alcuni utenti, grazie a Commwarrior, hanno consumato 10 euro di MMS in pochissimi minuti.
Esistendo appositi sistemi antivirus, i gestori telefonici potrebbero analizzare il traffico MMS rilevando il traffico infetto. La già citata F-Secure segnala inoltre l’infondatezza di alcune voci, che circolano in rete in queste ore, sulle possibilità di liberarsi dal virus: non è infatti necessario riformattare completamente il sistema operativo del cellulare (operazione che provocherebbe la perdita di tutti i dati registrati in memoria), ma bisogna scaricare la versione aggiornata di un antivirus adatto (come F-Secure Mobile Antivirus). Ma, come detto sopra, un minimo di attenzione sarebbe sufficiente ad evitare tanti problemi.
Dario Bonacina