Un’offerta rivolta ai DJ e agli appassionati di musica che non intendono rinunciare al vinile e che sono anche interessati a disporre per lavoro o svago della versione digitale della musica che ascoltano. C’è questo, e la messa al bando del DRM, nelle nuove offerte predisposte dalla First Word Records .
L’azienda, sulla scia di quanto già realizzato da società come Saddle Creek , ha iniziato a proporre ai propri clienti una sorta di doppio acquisto . La musica acquistata su vinile, infatti, è anche scaricabile con un codice dal sito internet dedicato dell’azienda. Poiché quei file sono privi di tecnologie restrittive anticopia, i famigerati DRM, possono essere utilizzati su qualsiasi piattaforma, comprese quelle utilizzate da molti disk jockey per il proprio lavoro.
A Wired i dirigenti di First Word Records spiegano come l’offerta nasca dalla propria esperienza di DJ. “Il peso e le dimensioni del vinile mi hanno sempre costretto a selezionare moltissimo quello che mi portavo appresso” – dichiara il cofounder dell’etichetta, Andy H., mentre con i file archiviati su dispositivi digitali di qualsiasi genere il problema dell’ingombro ovviamente non si pone.
L’idea di evitare il DRM è dovuta ad un atteggiamento estremamente pragmatico . “Una volta che un cliente ha pagato per una traccia – sottolinea un altro dirigente – dovrebbe essere in grado di suonarla su qualsiasi player. Prendere una copia legale, per la quale si è pagato, e trasformarla in qualcosa di meno utile di una copia piratata non ha alcun senso”.
Parole che sicuramente piaceranno agli appassionati e che segnano ancora una volta la distanza in termini di strategie commerciali tra etichette e produttori indipendenti e le major del settore. Pur con qualche importante eccezione , i grandi della discografia mondiale ancora sventolano la bandiera del DRM nella speranza di controllare un mercato digitale multiforme e in continuo cambiamento.