Computer biologico capace di trovare contaminanti nell'acqua

Computer biologico capace di trovare contaminanti nell'acqua

Un computer biologico è capace di vedere, con un test molto facile, se l'acqua che bevete è contaminata e se ha contaminanti all'interno.
Computer biologico capace di trovare contaminanti nell'acqua
Un computer biologico è capace di vedere, con un test molto facile, se l'acqua che bevete è contaminata e se ha contaminanti all'interno.

Un computer biologico è capace di testare in modo veloce e economico la concentrazione di contaminanti dentro l’acqua. Tutto questo, inoltre, fa ben sperare sul fatto che i futuri computer “biologici” saranno in grado di trovare i vari contaminanti.

Julius Lucks della Northwestern University dell’Illinois e i suoi colleghi hanno creato un biosensore capace di trovare i contaminanti in una singola goccia d’acqua. Questa creazione, fatta nel 2020, riesce a fare ciò che fa grazie ad una proteina che reagisce in presenza di certe sostanze chimiche producendo molecole fluorescenti.

Questo computer biologico permette di vedere quanto contaminante c’è nell’acqua che beviamo

L’idea è venuta studiando un batterio capace di reagire ad alcune molecole: il problema però rimaneva legato al mantenere questo batterio in vita. Per questo si è optato per una soluzione senza cellula, dove il meccanismo basato sulla proteina viene rimosso dal batterio e usato separatamente. Julius Lucks spiega:

Nella biologia sintetica, stiamo cercando di riproporre macchine molecolari capaci di trovare tossine e riprogrammarle così che lavorino come vogliamo noi, magari facendogli fare cose diverse. Non vorresti mai rilasciare un microbo ingegnerizzato nell’acqua che stai cercando di vedere se è contaminata.

computer biologico

Il sistema in questione è stato soprannominato ROSALIND 2.0, ha 8 piccoli tubi per i test e ognuno contiene un biosensore con una differente sensibilità al contaminante. In questo modo, più tubi si colorano, più l’acqua ha quel tipo di sostanza al suo interno.

Il test per ora è riuscito a determinare in modo preciso la presenza di zinco, e il supporto può essere congelato così da essere trasportato in modo facile, così da essere attivato semplicemente mettendo l’acqua nei vari tubi.

Il sistema ROSALIND 2.0 infine è più economico dei sistemi moderni, e questo potrebbe aprire l’accesso a test su acque che di solito non vengono testate, permettendo quindi di migliorare la qualità della vita e prevenire alcune malattie.

Fonte: NewScientist
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Pubblicato il
18 feb 2022
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