In questi giorni Taipei è invasa dalle aziende tecnologiche più importanti, che si alternano sul palco del Computex per presentare le novità destinate ad approdare sul mercato nel corso dei prossimi mesi. Nella città taiwanese c’è stata anche NVIDIA, che ha offerto un’anteprima del suo futuro a base di VR, videogiochi e applicazioni HPC (High-Performance Computing) tutte basate sulle sue potenti architetture di GPU discrete.
A Taipei non si è parlato di Volta, l’ architettura di GPU next-gen destinata a sostituire Pascal nelle schede GeForce e Tesla prossime venture, in compenso NVIDIA ha svelato una nuova ottimizzazione della suddetta generazione Pascal dedicata al gaming in ultra-mobilità che scende a ben pochi compromessi sul fronte delle prestazioni.
Max-Q è un “nuovo approccio al design” pensato per ridefinire il concetto di laptop videoludico, ha spiegato NVIDIA , una novità che comprime le potenti GPU Pascal in uno spessore tipico di un MacBook Air (fino a 18mm) ma con il 70 per cento delle performance ludiche in più.
I laptop con Max-Q possono includere GeForce 1060, 1070 o addirittura 1080, i clock di funzionamento dei chip risultano calmierati rispetto al design tradizionale, ma le ottimizzazioni hardware e software della tecnologia (inclusi i meccanismi di raffreddamento attivo e passivo) offriranno (nel caso delle GeForce 1080) performance 1,8 superiori sui titoli tripla-A in 4K rispetto alle attuali GeForce 1060 mobile. Una tecnologia chiamata WhisperMode si incaricherà poi di gestire dinamicamente i frame al secondo per ottimizzare i consumi e le temperature quando il laptop è connesso alla rete elettrica.
Il gaming è sempre al centro dei pensieri di NVIDIA e nel prossimo futuro arriveranno 40 nuovi prodotti dedicati inclusi 15 sistemi portatili, e lo scenario “da scrivania” è destinato a mutare in maniera sensibile anche grazie al debutto dei monitor G-Sync con supporto HDR . Presto, insomma, i giocatori più facoltosi potranno godere dei refresh variabili tipici della tecnologia G-Sync apprezzando nel contempo la ricchezza di colori tipici dello standard HDR.
Se i videogiochi rappresentano il focus grazie al successo di vendite delle sue GeForce, la corporation californiana pensa anche a possibili scenari futuri come quelli della VR : Project Holodeck è un concetto che scomoda il ponte ologrammi di Star Trek per ipotizzare esperienze interattive a base di caschetti HTC Vive.
Le applicazioni HPC degli algoritmi di intelligenza artificiale, infine, potrebbero rappresentare un business dalla portata non indifferente: a Taipei NVIDIA ha annunciato una partnership con i più importanti produttori OEM (Foxconn, Inventec, Quanta ecc.) allo scopo di velocizzare l’adozione dello standard per CED HGX-1 da parte del mercato.
Alfonso Maruccia