Per la prima volta ComScore , il conosciuto servizio di rating delle risorse in Internet, ha inserito Google in testa alla lista dei siti più conosciuti.
Il grande sorpasso è avvenuto ai danni di Yahoo, tra i pionieri del Web, che continua, però, a mantenere il primato di “fedeltà” sulla misura del parametro page views : mentre al gigante di Mountain View sono giunte circa 28,7 miliardi richieste di pagine, su Yahoo questo valore sale a 33,6 miliardi . È la codifica del comportamento: si va su Google, si fa una ricerca e si naviga altrove, mentre su Yahoo si fa la ricerca ma si legge anche di più del materiale che Yahoo stesso ospita.
Secondo alcuni le misure di ComScore sono utili solo come parametro di valutazione generale: il “rivale” di ComScore, Nielsen NetRatings , già da tempo posiziona al top della classifica il web brand di Google. Questo soprattutto perché Nielsen misura prima di tutto i visitatori unici al mese .
Sembra che il sorpasso sia anche dovuto all’influenza dei click pagati , come aveva scritto lo stesso presidente di ComScore, influenza che avrebbe generato prima un trend negativo sul prezzo delle azioni del gigante di Mountain View, per poi rivelarsi invece portatrice di inatteso maggior valore.
Secondo Physorg , nella valutazione hanno avuto peso grandi operazioni finanziarie come l’ acquisizione di YouTube e la spinta di Picasa, quest’ultimo in concorrenza con Flickr (che è di Yahoo), mentre alcune delle preoccupazioni circa l’influenza dell’economia sul rendimento dei link sponsorizzati di Google, espresse qualche tempo fa dal Wall Street Journal , sembra che in questa valutazione abbiano avuto una influenza irrilevante.
Nessuna sorpresa, dunque: lo scorso anno, dal punto di vista finanziario, Google era al top della lista di altri analisti. Anche a Microsoft, già valutata al terzo posto in quell’analisi, ComScore sembra proprio continui a riservare il terzo posto.
Marco Valerio Principato