La NASA porterà sulla Stazione Spaziale Internazionale un sistema di comunicazione laser che permette di raggiungere una velocità massima di 1,2 Gbps. Simili prestazioni sono necessarie per inviare dati sulla Terra da distanze molto elevate. Dovrebbe essere utilizzato dagli astronauti che arriveranno sulla Luna con le future missioni Artemis.
Banda ultra larga sulla ISS
Il 7 dicembre 2021 è stato lanciato il Laser Communications Relay Demonstration (LCRD), il primo componente del sistema di comunicazione che svolgerà il compito di ripetitore spaziale. Il secondo componente è ILLUMA-T (Integrated LCRD Low Earth Orbit User Modem and Amplifier Terminal), ovvero il modem che invierà i segnali al LCRD.
ILLUMA-T verrà portato sulla Stazione Spaziale Internazionale da una navicella Cargo Dragon con la missione CRS-29, al momento prevista per inizio novembre. Il dispositivo, grande come un frigorifero, verrà installato dagli astronauti nel Japanese Experiment Module-Exposed Facility (JEM-EF), noto anche come Kibo.
ILLUMA-T usa la luce infrarossa invisibile per inviare al LCRD (che si trova in orbita geostazionaria) immagini e video in alta risoluzione ad una velocità massima di 1,244 Gbps. La comunicazione inversa (da LCRD a ILLUMA-T) avviene invece a 52 Mbps. LCRD invierà quindi i dati verso le stazioni radio sulla Terra, come si vede nell’immagine.
La NASA spiega che in futuro i sistemi di comunicazioni laser (quindi ottiche) sostituiranno completamente i sistemi a radio frequenza utilizzati oggi, in quanto sono più leggeri e più piccoli, offrono velocità superiori e consumano meno energia. ILLUMA-T verrà utilizzato nelle future missioni spaziali, probabilmente a partire da Artemis II a fine 2024 (secondo la roadmap attuale).