A partire dalle ore 17 di oggi sono online i portali sul sito del GSE (Gestore Servizi Energetici) per la richiesta degli incentivi per le comunità energetiche e le configurazioni di autoconsumo previste dal decreto CACER (Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell’Energia Rinnovabile) e dal TIAD (Testo Integrato Autoconsumo Diffuso).
Tariffe incentivanti e contributo in conto capitale
Il Decreto CACER, in vigore dal 24 gennaio 2024, definisce le nuove modalità di concessione degli incentivi, volti a promuovere la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di comunità energetiche, gruppi di autoconsumatori e autoconsumatore a distanza. Il TIAD regola invece il meccanismo di funzionamento e i contributi di valorizzazione che spettano all’energia autoconsumata nell’ambito delle configurazioni ammesse.
Il TIAD definisce sette tipi di configurazioni possibili per l’autoconsumo diffuso. In base al decreto CACER possono accedere alle tariffe incentivanti solo tre configurazioni: autoconsumatore a distanza, gruppo di autoconsumatori e CER (Comunità Energetiche Rinnovabili). Le ultime due possono anche ricevere un contributo in conto capitale, grazie ai fondi del PNRR. La CER richiede un atto costitutivo dal notaio, mentre per il gruppo di autoconsumatori (residenti nello stesso edificio o condominio) è sufficiente una scrittura privata.
Le tariffe incentivanti sulla quota di energia condivisa sono riconosciute per un periodo di 20 anni dall’entrata in esercizio degli impianti (massimo 1 MW e connessi alla stessa cabina primaria). La tariffa può essere richiesta fino al trentesimo giorno successivo alla data di raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW e comunque non oltre il 31 dicembre 2027.
Il contributo in conto capitale copre invece fino al 40% dei costi ammissibili per gruppi di autoconsumatori e CER, i cui impianti sono collocati in Comuni con meno di 5.000 abitanti. Le richieste devono essere inviate entro il 31 marzo 2025 e tutti gli impianti dovranno entrare in esercizio entro 18 mesi a partire dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno 2026.