La NASA sta affrontando un grosso problema. Per cercare di risolverlo il più rapidamente possibile, ha appena lanciato un importante concorso, mettendo in palio la bellezza di 3 milioni di dollari. L’agenzia spaziale americana chiede ai partecipanti di proporre soluzioni innovative per combattere l’inquinamento nello spazio, in particolare quelli prodotti dagli astronauti sulla luna e su Marte.
Anche se la domanda può sembrare molto tecnica, l’agenzia spaziale statunitense ha chiarito che il concorso è aperto a tutti. I partecipanti hanno tempo fino al prossimo marzo per inviare le loro risposte alla “LunaRecycle Challenge“.
Il concorso della NASA per trovare soluzioni per il riciclo dei rifiuti sulla Luna e su Marte
La NASA ha diviso la sfida in due parti. La prima consiste nel presentare, sulla carta, una missione di 365 giorni il più possibile eco-responsabile. La NASA si aspetta che i partecipanti sviluppino soluzioni tecniche per ridurre la produzione di rifiuti sul nostro satellite.
Le candidature devono essere presentate entro il 31 marzo 2025 e la NASA annuncerà il vincitore meno di due mesi dopo, a maggio. A questo punto inizierà la seconda fase del progetto. Qui la NASA chiederà alle squadre ancora partecipanti di sviluppare un prototipo funzionante basato sui piani della squadra vincitrice della prima fase.
3 milioni di dollari in palio
Per motivare i migliori ingegneri del mondo a partecipare al progetto, la NASA ha deciso di istituire un premio per i progetti più interessanti. In palio ci sono oltre 3 milioni di dollari. L’agenzia spaziale americana afferma che questa somma sarà divisa tra diversi vincitori.
Chi realizzerà il miglior prototipo vincerà 600.000 dollari, mentre chi realizzerà il miglior gemello digitale vincerà 400.000 dollari. Premi che saranno raddoppiati nella seconda fase del programma.
La NASA prepara il ritorno dell’uomo sulla Luna
Con questo concorso, la NASA si sta preparando al ritorno dell’uomo sulla Luna. Sebbene il nostro satellite sia ancora un obiettivo molto ambizioso, anche 50 anni dopo le missioni Apollo, l’agenzia spaziale americana non vuole svolgere le stesse missioni degli anni ’70.
Il programma Artemis è molto più ambizioso. Mira a rendere scontata la presenza dell’uomo sulla Luna. Per riuscirci, l’agenzia spaziale statunitense deve trovare la formula giusta per consentire ai suoi astronauti di vivere sul nostro satellite nel modo più autonomo possibile.
La NASA metterà di nuovo piede sulla Luna nel 2026, nel corso della missione Artemis 3. Allo stesso tempo, l’agenzia spaziale statunitense sta lavorando allo sviluppo di Gateway, una stazione spaziale da collocare in orbita attorno al nostro satellite. Alla fine dovrebbe sostituire la ISS, troppo vecchia e costosa da mantenere. Infatti, la Stazione Spaziale Internazionale sarà deorbitata nel 2031 e la missione è stata affidata a SpaceX di Elon Musk.