Confermato anche in Italia il crack di Blu-ray

Confermato anche in Italia il crack di Blu-ray

Che i nuovi supporti pensati per il cinema possano essere violati è ormai cosa certa, dicono i labs italiani che hanno sperimentato il crack di cui Punto Informatico ha parlato nei giorni scorsi
Che i nuovi supporti pensati per il cinema possano essere violati è ormai cosa certa, dicono i labs italiani che hanno sperimentato il crack di cui Punto Informatico ha parlato nei giorni scorsi

Aveva aggirato le protezioni di HD DVD e pochi giorni fa ha annunciato di aver bypassato anche quelle del formato rivale Blu-ray: i cracking di muslix64 , ormai celebri, sono stati messi alla prova anche in Italia nei labs della rivista AF Digitale .

Utilizzando interamente le procedure indicate per il cracking di un film su Blu-ray, la rivista ha ottenuto una “copia esatta” del film Il destino di un cavaliere edito da Sony Pictures Home Entertainment.

Originale e copia del film “Con l’intervento messo a punto (da muslix64 , ndr.) – spiegano in una nota i labs della rivista – di fatto il sistema di protezione non viene violato ma semplicemente vengono lette tutte le chiavi di cripting direttamente dalla RAM del computer che sta riproducendo il disco, che il player software stranamente gestisce in chiaro”.

“Il disco copiato – scrivono – risulta assolutamente identico bit per bit al disco originale ma, contrariamente a quest’ultimo, non è interessato da nessun sistema di protezione anticopia: quindi, da un punto di vista puramente tecnologico il disco masterizzato può essere copiato senza problemi, e assolutamente identico, per infinite volte”.

Come noto, la protezione AACS aggirata da muslix64 è solo uno dei livelli di sicurezza per Blu-ray, sebbene gli altri ancora non siano implementati. “I dischi Blu-ray – conclude AF Digitale – sono sul mercato da poche settimane e risulta difficile, alla luce di quanto già dimostrato, pensare che il supporto riesca nel prossimo futuro a mantenersi immune dalla possibilità di essere copiato”.

Il disco copiato e le procedure messe in atto per ottenerlo verranno comunicate nelle prossime ore a Davide Rossi, presidente di Univideo (l’associazione confindustriale delle società dell’audiovisivo), e a Fabrizio Ferrucci, Presidente di Fapav (la Federazione anti-pirateria audiovisiva).

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Pubblicato il
24 gen 2007
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