Washington D.C. (USA) – Per la prima volta la Camera dei Rappresentanti americana ha varato una legge contro lo spam, la più severa tra le tante proposte di leggi antispam che affollano gli ordini del giorno del Congresso americano. Sebbene sia chiaro a tutti che non c’è normativa che possa fermare in sé lo spam, tutti dichiarano che qualcosa va fatto comunque per punire almeno quegli spammer che si possono identificare.
Richiesta a gran voce dall’industria del direct marketing, che cerca disperatamente di prendere le distanze da chi spamma gli utenti internet invadendo le caselle di posta elettronica con proposte di ogni genere non richieste, la nuova legge è effettivamente piuttosto drastica nel regime sanzionatorio. Prevede pene fino a cinque anni di reclusione a chi spamma senza ritegno e impone multe fino a 300 dollari per ogni messaggio non richiesto inviato.
Attenzione però. Negli USA, al contrario di quanto accaduto fin qui in Europa e in Italia, nel parlare di spam la base di partenza per tutti, anche al Congresso, è l’ opt-out e non l’opt-in. Il primo indica un sistema in cui all’utente internet può essere inviato un messaggio commerciale in modo legittimo e, se l’utente non chiede di cessare gli invii, si può proseguire. Il secondo, invece, prevede che l’utente chieda esplicitamente di ricevere certe comunicazioni.
Ed è proprio questa sorta di “prevalenza culturale” dell’opt-out che ha spinto i deputati americani a varare con questa legge anche la megalista antispam , vale a dire un elenco di indirizzi email forniti dagli utenti internet ai quali le aziende che vogliono essere in regola non potranno spedire messaggi commerciali. Se lo faranno scatteranno le pesanti sanzioni di cui sopra. Le sanzioni scatteranno anche per chi invierà email commerciali senza identificarsi correttamente e consentire all’utente di evitare ulteriori invii, oppure chi promuoverà truffe e raggiri via email e via dicendo.
Perché la normativa diventi efficace è necessario che passi anche al Senato, dove l’approvazione viene considerata quantomai incerta. E già si sa che il presidente Bush ha delle perplessità su questa legge e potrebbe decidere di ostacolarla.
Tra le altre proposte in discussione ce n’è anche una, fortemente sostenuta dal luminare Lawrence Lessig , che propone taglie sugli spammer per sostenere l’armata dei cacciatori.