La Commissione europea ha approvato il primo programma di lavoro per il settore digitale del Connecting Europe Facility (CEF Digital) che definisce gli obiettivi necessari per il miglioramento delle infrastrutture per la connettività digitale fino al 2023. Per la loro realizzazione è previsto un finanziamento di un miliardo di euro.
Connettività 5G, dorsali e cloud
La parte digitale del programma Connecting Europe Facility (Meccanismo per collegare l’Europa) prevede investimenti pubblici e privati per la realizzazione di infrastrutture di connettività ad elevate prestazioni (Gigabit e 5G) e il miglioramento di quelle esistenti. L’obiettivo è portare la banda ultralarga in tutte le abitazioni dell’Unione europea e la copertura 5G in tutte le zone abitate entro il 2030. Ciò permetterà anche di raggiungere la sovranità digitale in settori importanti, come il cloud.
L’investimento da un miliardo di euro servirà per queste tre azioni:
- realizzazione di infrastrutture 5G in Europa, in particolare lungo i corridoi transfrontalieri e per le comunità smart
- realizzazione di nuove reti dorsali o miglioramento di quelle esistenti per incrementare le prestazioni delle reti all’interno degli Stati membri, tra di essi e tra l’Unione e paesi terzi
- implementazione di infrastrutture per la connettività digitale nell’ambito di progetti transfrontalieri nei settori dei trasporti e dell’energia e/o sostegno a piattaforme digitali operative connesse direttamente a infrastrutture dei trasporti e dell’energia
Gli inviti a presentare proposte verranno pubblicati all’inizio di gennaio 2022. Alla parte digitale del programma Connecting Europe Facility è stato assegnato un budget di circa 2 miliardi di euro. Complessivamente il programma Connecting Europe Facility (2021-2027), finalizzato al sostegno degli investimenti nelle reti transeuropee digitali, dei trasporti e dell’energia, ha un valore di 33,7 miliardi di euro.