Pare proprio che il regolatore dei mercati finanziari italiano sia stato costretto ad agire senza mezze misure nei confronti di diversi importanti exchange di future su criptovalute. Pugno duro quindi da parte della Consob che ha ordinato la chiusura di diverse società crypto, piattaforme di trading nel settore. Scopriamo insieme cosa è successo e cosa ha dichiarato Consob.
Consob ordina la chiusura di alcune piattaforme di trading crypto
Una notizia che ha lasciato molti a bocca aperta, ma che era inevitabile. Consob infatti ha ordinato la chiusura di alcune piattaforme di trading crypto che operano in Italia senza alcuna autorizzazione. In pratica, questi exchange di future su criptovalute non sarebbero iscritti all’albo amministrativo del regolatore finanziario.
Ecco cosa ha dichiarato Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, in base al decreto legislativo n. 58/1998 violato dalle società oggetto dell’ordinanza e sulle quali ha deliberato:
Non sono autorizzati alla prestazione di servizi di investimento nei confronti del pubblico italiano.
Infatti, proprio l’articolo 18 del decreto legislativo n. 58/1998 afferma che la Consob ha facoltà di porre fine alla violazione “nei confronti di chiunque offre o svolge servizi o attività di investimento tramite la rete internet senza esservi abilitato“. Ovviamente, tutto questo in base proprio al decreto sopra menzionato.
Ma quali sono gli exchange future che il regolatore finanziario ha bannato dalla rete internet italiana, impedendogli così di esercitare la loro attività finanziaria e di investimento nel mondo delle criptovalute? Tra le diverse piattaforme di trading compaiono due nomi importanti: Gate.io e PrimeXBT. Queste due hanno ricevuto l’ordinanza di interrompere le loro attività nel nostro Paese.
Precisiamo che Gate.io è una piattaforma di scambio crittografico di trading fondata nell’autunno del 2017. Non ha una licenza ufficiale e fa capo alla società Gate Technology Inc. che ha un indirizzo di registrazione in Virginia, USA. Invece, PrimeXBT è una piattaforma per il trading margin in bitcoin che offre posizioni long e short fino a 1.000x su commodities, indici azionari, materie prime, valute varie, forex e altre criptovalute.
Non è la prima volta che Consob agisce con pugno duro. Stessa sorte infatti era capitata a luglio per Binance sulla quale il regolatore finanziario aveva posto il divieto di operare nel Paese perché senza alcuna autorizzazione.