L’impressione è che non si parli d’altro: intelligenza artificiale. Del resto, è impossibile ignorare questo fenomeno, che ChatGPT ha democratizzato al tal punto che oggi è impensabile rilasciare un prodotto tech senza includere una qualche funzionalità di AI.
Tuttavia, non è detto che gli utenti siano davvero così entusiasti ed affamati di AI come si potrebbe pensare. L’impressione che l’intelligenza artificiale sia indispensabile potrebbe derivare soprattutto dall’hype mediatico, più che da una reale richiesta dei consumatori.
L’intelligenza artificiale non entusiasma i consumatori
Diversi sondaggi sul modo in cui le persone considerano l’AI dimostrano che, sebbene la tecnologia sia ben nota, non interessa a molte persone nella vita quotidiana. Senza contare coloro che nutrono una certa diffidenza nei confronti dell’intelligenza artificiale. Con queste premesse, Future ha intervistato un campione rappresentativo di consumatori per scoprire come percepiscono l’intelligenza artificiale, come immaginano che verrà utilizzata e, soprattutto, quale impatto avrà sulle loro decisioni di acquisto. I risultati sono molto diversi da quelli che si possono immaginare.
La presenza dell’AI in un prodotto tecnologico non incoraggia le persone ad acquistare
Non ci sono mezze misure: il 64% degli intervistati è d’accordo con l’affermazione “Non mi interessa se qualcosa ha l’intelligenza artificiale, ma mi interessano le cose che migliorano la mia vita quotidiana“.
Quando si tratta di acquistare un nuovo prodotto, il fatto che abbia una o più funzioni di intelligenza artificiale si colloca all’ultimo posto nella classifica degli aspetti a cui gli intervistati prestano attenzione. Al primo posto c’è il produttore (Samsung, Google, Apple, Xiaomi, ecc.), seguito dal prezzo e dal sistema operativo (Android, iOS, Windows, ecc.).
D’altra parte, se l’intelligenza artificiale non è un punto di forza oggi, potrebbe diventarlo domani. Al momento del sondaggio, che si riferisce a giugno 2024, il 45% degli intervistati pensava che l’AI avrebbe migliorato la loro vita quotidiana. Quando è stato chiesto di immaginare se questo sarebbe stato il caso tra 5 anni, la cifra è salita al 60%. Ciò suggerisce che concentrare le comunicazioni di marketing sull’intelligenza artificiale è una buona idea, ma non ancora.