La Commissione europea ha proposto un intervento di emergenza per ridurre le bollette dei cittadini. Una delle misure eccezionali e temporanee prevede la diminuzione della domanda di energia elettrica attraverso un taglio del 5% in determinate fasce orarie di picco. Si tratta di un obbligo, ma ogni paese può decidere le modalità di attuazione.
Riduzione della potenza tramite contatori intelligenti
La Commissione europea evidenzia che l’aumento dei prezzi di energia elettrica e gas è stata causata soprattutto dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Al momento non è previsto un tetto al prezzo del gas, ma è possibile ridurre il consumo del gas usato per alimentare le centrali elettriche, imponendo una limitazione alla domanda di energia elettrica. L’intervento di emergenza potrebbe avere un impatto sui prezzi e “calmare” il mercato.
Una delle misure interessa più direttamente i cittadini. La Commissione europea propone l’obbligo di ridurre il consumo di energia elettrica di almeno il 5% in fasce orarie di picco, ovvero quando i prezzi sono più alti. I singoli paesi dovranno individuare le ore di picco e coprire almeno il 10% delle ore mensili.
Questo obbligo porterebbe a selezionare in media dalle 3 alle 4 ore per ogni giorno feriale, che di norma corrisponderebbero alle fasce orarie di picco del carico, ma possono includere anche le ore in cui si prevede che la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sia bassa e la produzione delle centrali marginali sia necessaria per soddisfare la domanda.
La Commissione aggiunge inoltre:
Possono contribuire a conseguire tale obiettivo tutti i consumatori, compresi quelli che non dispongono ancora di contatori intelligenti o di dispositivi che consentano di adeguare il consumo durante la giornata.
Le misure di emergenza, che verranno probabilmente approvate il 30 settembre, dovrebbero entrare in vigore il 1 dicembre e durare fino al 31 marzo 2023.
Leggendo il comunicato stampa sembra che la domanda di energia elettrica verrà ridotta mediante la diminuzione della potenza dei contatori intelligenti (non è chiaro come sarà possibile per quelli non smart). Nel caso di un’utenza domestica, la potenza contrattualizzata è 3 kW, per la quale l’utente paga una quota fissa mensile. Se questa potenza verrà ridotta nelle ore di punta, teoricamente dovrebbe diminuire anche la quota fissa. È certo però che non sarà più possibile utilizzare contemporaneamente elettrodomestici “energivori”.
Sul tema è intervenuta anche l’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP). Se la potenza verrà ridotta per tutti i contatori si potrebbe verificare il “collasso” delle reti degli operatori TLC. Per evitare il blackout dei servizi è necessario creare una whitelist dei contatori da inviare a e-distribuzione.