Contact tracing, atto primo: ecco la beta release

Contact tracing, atto primo: ecco la beta release

Apple e Google hanno rilasciato la prima beta release di iOS e Google Play Service utile ad abilitare la piattaforma per il contact tracing.
Contact tracing, atto primo: ecco la beta release
Apple e Google hanno rilasciato la prima beta release di iOS e Google Play Service utile ad abilitare la piattaforma per il contact tracing.

Non si tratta ancora dell’app Immuni, per la quale è però arrivata nelle stesse ore l’approvazione formale in Consiglio dei Ministri, ma si tratta della piattaforma preannunciata da Apple e Google (e che fungerà da base tecnica proprio per il funzionamento di Immuni): la beta release è stata rilasciata.

Apple/Google, ecco la prima beta release

Un primo passo, una semplice conferma sullo stato di avanzamento lavori. Il rilascio inizia su base Apple, dove è incarnato in iOS 13.5 beta; lato Google/Android, invece, il rilascio avviene mediante una beta di Google Play Services. Queste release, esplicitamente dedicate al mondo degli sviluppatori, sono pensate per mettere nero su bianco il progetto e consentire quindi una prima review tecnica della piattaforma. I developer impegnati potranno invece installarvi su le proprie app per testarne il funzionamento e prepararsi al prossimo rilascio ufficiale.

Come da immagine, è chiaro il fatto che la richiesta di autorizzazione al tracciamento avvenga subito, fin dall’installazione dell’aggiornamento: così facendo la piattaforma comunica quanto si predispone a fare, in attesa dell’installazione delle singole app sviluppate a livello nazionale. Curioso è il fatto che nella medesima beta release di iOS sia incluso anche un intelligente sistema di riconoscimento facciale tale per cui il FaceID proietta direttamente all’immissione della passcode qualora sia identificato un volto che indossa una mascherina.

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Nuovi aggiornamenti relativi alle notifiche saranno rilasciati fin dalle prossime ore. Ci si attende l’app Immuni su App Store e Google Play nel giro di pochi giorni, nella speranza (vana?) che almeno metà della popolazione possa installarla per rendere quanto più efficace il monitoraggio dei contagi sul territorio.

Fonte: 9to5mac
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Pubblicato il
30 apr 2020
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