Si chiama DP-3T ed è un acronimo che per esteso si legge Decentralised Privacy-Preserving Proximity Tracing. È l’approccio scelto dalla Germania per la creazione dell’app di contact tracing che i tedeschi avranno a disposizione nel tentativo di contenere il contagio da COVID-19. Ieri l’annuncio dell’abbandono del progetto Corona-Datenspende basato invece sul sistema PEPP-PT (Pan-European Privacy Preserving Proximity Tracing) messo a punto proprio a Berlino.
DP-3T: il contact tracing tedesco è decentralizzato
La conferma è giunta nella giornata di ieri con una dichiarazione dalla quale si apprende che il paese farà leva sulla tecnologia messa a disposizione da Apple e Google, allineandosi così alla decisione già resa nota da altri stati del vecchio continente. Come si può intuire dal nome con DP-3T il trattamento dei dati avviene in forma decentralizzata, sgombrando così il campo da qualsiasi rischio o timore legato a privacy o sorveglianza.
Gli utenti avranno modo di condividere con le autorità sanitarie il loro numero di telefono in modo da poter essere eventualmente contattati, per raccogliere informazioni a proposito della patologia (sintomi manifestati, persone frequentate ecc.), ma su base volontaria.
Intanto Apple e Google, che proprio ieri hanno pubblicato le prime linee guida della loro piattaforma comune, nella giornata di domani (martedì 28 febbraio) metteranno i primi strumenti nati dalla collaborazione nelle mani degli sviluppatori. Tra i punti fermi stabiliti l’assoluto divieto di impiegare le informazioni raccolte con finalità di monetizzazione.