Mentre in Italia ancora si attende di capire come e quando farà il suo debutto Immuni, al di là del confine qualcosa si muove. La Francia ha ufficializzato che la sua applicazione di contact tracing battezzata StopCOVID entrerà in fase di test la prossima settimana, proprio quando il paese inizierà ad allentare le misure di contenimento entrando nella cosiddetta Fase 2.
Francia: test per l’app di contact tracing
A renderlo noto è stato il ministro Cedric O con un lungo intervento pubblicato sulle pagine di Medium. Anche StopCOVID farà leva sulle interazioni tra i dispositivi registrate mediante l’impiego dei moduli Bluetooth e non sulla base della geolocalizzazione. Nel post viene inoltre confermata la scelta di un approccio centralizzato alla gestione delle informazioni, nonostante i limiti che ciò comporta sugli smartphone di Apple per questioni puramente tecniche.
Non c’è niente di magico a proposito di questa applicazione, ma non si tratta nemmeno di sensazionalismo tecnologico. È utile solo se integrata nel sistema globale per la tutela della salute.
L’efficacia delle applicazioni per il contact tracing sarà legata a doppio filo alla loro diffusione: secondo le stime almeno il 60% della popolazione dovrà scaricarle e installarle perché si possano ritenere affidabili. Nel caso di Immuni e dell’Italia, da più parti sono già state manifestate perplessità in merito alla buona riuscita del progetto.
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Ricordiamo che Google e Apple hanno collaborato per fornire agli sviluppatori una piattaforma comune a cui far riferimento durante la creazione delle app. I primi strumenti sono stati rilasciati nella giornata del 28 aprile.