Si parla sempre di più di contact tracing e sempre di più se ne parlerà visto che i tempi sono ormai quasi maturi: entro fine mese dovremmo avere in mano sia la piattaforma Apple/Google su cui si baseranno gran parte delle app rilasciate a livello internazionale, sia la nostra app italiana denominata Immuni.
Se ne parla ormai costantemente su una linea che sta sul crinale tra la polemica e la curiosità, ma nel frattempo per questa settimana sono previsti due ulteriori appuntamenti destinati ad incidere non poco sulla percezione del sistema.
Verso il contact tracing
Il primo appuntamento è questa sera con Report, a partire dalle ore 21.20 su Rai Tre (disponibile in seguito online). La puntata avrà come titolo “La scorciatoia” ed andrà ad approfondire come è nata e come funzionerà l’app Immuni:
[…] Ma che cosa sappiamo di questo progetto? In realtà ancora ben poco, se non che dovrebbe sfruttare la tecnologia Bluetooth anziché il tracciamento dei contatti tramite Gps, giudicato più lesivo della privacy. Secondo i paletti fissati dall’Ue, questa app funzionerà se sarà scaricata almeno sul 60% dei telefoni dell’intera popolazione italiana. Alcuni esperti informatici sono scettici: se neanche Whatsapp è stata scaricata dal 60% degli italiani, che probabilità di successo ci sono per l’app immuni? E poi, quali dati raccoglierà e dove saranno conservati? Solo sugli smartphone dei cittadini o anche su un server centralizzato? Quanto è stata gestita in trasparenza la scelta della soluzione tecnologica migliore e come si rapporterà con la soluzione che stanno mettendo a punto Apple e Google? Come si sono mossi gli altri stati nel mondo?
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Il secondo appuntamento è nella giornata di giovedì, quando il meccanismo stesso del contact tracing diventerà oggetto di dibattito alla seduta plenaria del Parlamento Europeo:
Gli eurodeputati discuteranno l’uso delle app per smartphone nella gestione della diffusione della pandemia e su come garantire il pieno rispetto della protezione dei dati e del diritto alla privacy.
Milioni di cittadini europei stanno aspettando di installare ed utilizzare un’app che possa aiutare il contenimento del contagio e la ripartenza delle attività. L’attesa si snocciola osservando i dati dei contagi, in caduta altalenante un po’ dappertutto, e progettando una “fase 2B” sulla quale il Governo scommette anche in virtù dell’aiuto che Immuni potrebbe (dovrebbe) dare alle strategie sanitarie di monitoraggio, tamponi e isolamento.