DevSta Challenge è il principale concorso per programmatori organizzato e finanziato da Microsoft in Australia, ideale trampolino di lancio per “maghi del codice” e hacker depositari di conoscenze proibite ma desiderosi di mettere la testa a posto e farsi una famiglia. Questo almeno in teoria, perché l’edizione 2008 è stata bersagliata da cyber-squatter che si sono burlati del sito del concorso lasciando firme, proclami e messaggi senza senso.
Il tempo per proporre le proprie creazioni è scaduto da qualche ora, e i partecipanti si giocheranno un ricco bottino di premi comprendente, tra le altre cose, un viaggio spesato a Las Vegas e biglietti per il MIX09 , un home console Xbox 360 Elite, package Visual Studio assortiti, mouse e tastiere, smartphone Samsung, mega-schermi (sempre Samsung) LCD da 40″ e via di questo passo.
Un concorso di tutto rispetto insomma, che però delude alcuni per la scarsa qualità che caratterizzerebbe le partecipazioni , con idee che non vanno molto oltre una calcolatrice software (anzi due) scritta in Visual Basic, un terminale per Twitter, un clone del vecchio classico degli arcade Missile Command e poco, pochissimo altro.
L’interesse suscitato da DevSta 2008, in effetti, è incentrato non già sul codice vero e proprio quanto sull’opera di defacing messa in pratica da ignoti cracker di nazionalità probabilmente turca, che hanno trasformato il sito, nelle ore precedenti allo scadere della timeline per la presentazione dei lavori, in un patchwork di testo disarticolato pieno di “HACKED” a destra e a manca in turco e inglese.
Secondo gli stessi messaggi che hanno malamente sostituito le entry del contest, i gruppi o i cracker coinvolti corrispondono ai nick “Lamedir” e Ov3rlord , di cui si sa ben poco tranne appunto che, almeno nel caso di Lamedir, la autodefinitasi “TERRORIS CREW” usa il turco per i suoi proclami di vittoria sulla sicurezza dei server del gigante di Redmond.
Gigante che, naturalmente, non deve aver preso la cosa particolarmente bene. L’atto di cyber-vandalismo è stato ripulito dal sito di DevSta , ma iTWire ha pubblicato un paio di screenshot “a futura memoria” dell’accaduto.
Alfonso Maruccia