Se da una parte Bitcoin sta lottando contro l’influenza delle attuali tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina, dall’altra riceve forza dalle nuove acquisizioni. In puro stile El Salvador, anche il Messico sta parlando della crypto nei termini di una possibile valuta a corso legale.
Attualmente siamo ancora distanti da che questo possa trasformarsi in realtà. Nondimeno, simili notizie fanno bene a Bitcoin che riesce così a bilanciare il sentiment negativo prodotto dalla guerra russa, dall’inflazione e dal costo dell’energia. Possibili ripercussioni della Russia preoccupano molto gli investitori, ma sembra che per combattere le sanzioni statunitensi il Paese utilizzerà le criptovalute.
Ad ogni modo, dall’altra parte del mondo il Messico sembra essere pronto ad accogliere Bitcoin. Una battaglia che sta combattendo Indira Kempis, Senatrice dello Stato di Nuevo Leon. In accordo con la senatrice, a spingere per una legalizzazione della regina delle crypto, ci sono l’exchange Bitso e diversi imprenditori influenti sia messicani che statunitensi.
Una buona notizia per Bitcoin che ha recuperato parte della quotazione persa in questi giorni e che possiamo acquistare direttamente su Coinbase.
Il Messico ha bisogno di Bitcoin
La stessa Indira Kempis ha dichiarato quanto il Messico abbia bisogno di Bitcoin in qualità di “legal tender“. Una voce isolata? Probabilmente sì, ma altrettanto supportata da pezzi grossi come Ricardo Salinas che sarà sicuramente d’accordo con la spinta crittografica della Kempis. Ricordiamo che Salinas è un forte sostenitore della regina delle criptovalute e che farà sicuramente tesoro delle dichiarazioni della senatrice che, recentemente, ha affermato:
Mi sono circondata di diverse persone che hanno lavorato su Bitcoin per anni. Ho una community di imprenditori, esperti in tecnologia e di amici che ne sanno molto e che mi dicono da tempo “Devi essere parte di questo mondo”. E ora che partecipo attivamente in politica, lo promuoverò in modo concreto.
Uno dei problemi che sta più a cuore alla Kempis è l’inclusione dei cittadini in un sistema finanziario accessibile e vantaggioso. Ecco come si è espressa in merito la senatrice che vede nell’esclusione dai servizi finanziari una piaga sociale da superare:
Mi è chiara una cosa: l’esclusione dai servizi finanziari è uno dei problemi pubblici che in pochi hanno affrontato con alternative praticabili. Questo tipo di tecnologia ci permette di creare un’alternativa, un percorso, così da rendere milioni di persone finalmente incluse nel sistema finanziario.
Parole che hanno riacceso la speranza in molti investitori. Una notizia positiva che ha aiutato Bitcoin a raggiungere una quotazione al di sopra dei livelli psicologici posti tra i 30.000 e i 34.000 dollari. Tutti noi possiamo approfittare di questo momento investendo grazie a Coinbase, l’exchange semplice e sicuro più apprezzato al mondo.
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