Un importante aumento delle truffe del credito è stato segnalato secondo i dati dello scorso anno. Secondo i più recenti dati Crif, le frodi legate al credito, in Italia hanno oltrepassato i 150 milioni di euro. Sempre secondo i dati registrati, le Regioni più colpite, in ordine decrescente, sono Lombardia (13,8%), Sicilia (13,1%), Campania (12,7%), Lazio (9,3%) e Puglia (8,9%). Questo significa una sola cosa: il tuo conto corrente è in pericolo.
Come questi criminali del web riescono a rubare i tuoi risparmi? Le tecniche sono davvero tante. Come riportato dai nostri colleghi del Corriere della Sera, Simone Capecchi, direttore esecutivo di Crif, ha spiegato:
Le evidenze del fenomeno delle frodi rivelano purtroppo come i criminali siano sempre più esperti, aiutati anche dalle nuove tecnologie che, da un lato, abilitano attacchi sempre più sofisticati e difficili da identificare a danni di persone e aziende e, dall’altro, permettono di creare identità nuove ma inesistenti per perpetrare la frode creditizia.
Ma cosa devono fare i player finanziari per contrastare tutto questo?
I player finanziari – prosegue Capecchi – devono quindi continuare a investire per potenziare i sistemi di prevenzione e controllo, facendo leva su analytics e piattaforme digitali avanzate, ad esempio sfruttando le potenzialità offerte dall’AI (intelligenza artificiale), per rendere i processi di onboarding e origination del credito sempre più efficienti e sicuri.
Conto corrente in pericolo: ecco le tecniche più sfruttate
Vediamo ora quali sono le tecniche più sfruttate che mettono in pericolo il tuo conto corrente e quindi i tuoi risparmi. Secondo la ricerca del Crif ecco una lista:
- prestiti finanziari, con una percentuale del 45,3%, che avvengono con carte di identità fasulle e un addebito delle rate del finanziamento sul conto corrente della vittima;
- email di phishing finalizzate al furto di dati personali, informazioni sensibili e dettagli di pagamento inscenando graficamente banche ufficiali e relative pagine di accesso all’Home Banking;
- pagamenti online con furto di carte di credito e di debito, shop online fasulli e pagine di acquisto fraudolente;
- POS modificati che clonano la carta tramite lo skimming.