Nel corso del fine settimana appena trascorso Mondadori ha, dopo molti tentennamenti, aperto il suo sito di ecommerce dedicato ai libri in formato elettronico. Si è trattato di una iniziativa dai risultati incerti. Provo a spiegarvi perché dopo una piccola premessa.
Il mercato consumer non sembra pronto alla rivoluzione “dalla carta ai bit”. Non per una sua tara genetica ma semplicemente perché, anche volendo sperimentare nuove strade (e le statistiche dicono che nel caso degli ebook per ora si tratta di strade che interessano poco o nulla), non ne esiste la possibilità concreta.
Nessuno a tutt’oggi vende per esempio devices dedicati, di basso prezzo, che consentano una comoda consultazione dei libri elettronici. Gli esperti, quelli che si sforzano di precorrere i tempi e di immaginare cosa accadrà domani, affermano che il passaggio dalla carta al bit sarà lento ma inesorabile e che, prima o poi, tutti dovremo abituarci. Dicono anche che nel 2010 ci saranno in commercio più testi elettronici che non cartacei e che entro pochi anni il mercato ebook esploderà. Gli addetti ai lavori aggiungono anche che il vero, iniziale, campo di azione dell’ebook sarà quello dell’editoria aziendale e professionale.
Lo ripetono tutti con insistenza, ed è curioso notare come invece un po ‘ in tutto il mondo, da Barnes & Noble a Amazon a Mondadori, i grandi editori e distributori procedano a passo spedito non tanto verso la commercializzazione di manuali tecnici o servizi aziendali ebook, quanto verso l’offerta dell’ultimo romanzo di Ken Follett. Il libro elettronico quindi inteso in una sua versione “minore”: non un nuovo media con caratteristiche intrinseche e originali, ma una semplice e comoda trasposizione in bit della versione cartacea di opere letterarie di largo consumo.
“Furbo chi legge”. E ‘ lo slogan scelto da Mondadori per la sua campagna di lancio del sito ebook.mondadori.com . “Come prendere 100 libri gratis senza rubarli” è possibile leggere nella pagina promozionale dell’apertura del nuovo bookstore elettronico. “Il 24 e il 25 febbraio puoi scaricare in formato MS reader e leggere sul tuo computer gratis 100 libri da scegliere fra i grandi titoli Mondadori” . Già in questo incipit risulta ben chiara quale sia la preoccupazione degli editori per l’apertura di un mercato “difficile”, sottoposto al rischio concreto della duplicazione abusiva e della mancata corresponsione dei diritti d’autore.
Abbiamo tentato, fra sabato e domenica, di seguire i consigli di Mondadori: volevamo essere furbi e volevamo anche leggere . Eppure non è stato possibile. Nella pagina dei download gratuiti sono disponibili solo 10 titoli (si tratta in generale della versione elettronica di Oscar Mondadori, di quelli che nelle bancarelle costano qualche migliaia di lire) e, nel centinaio di tentativi eseguiti (anche alle 2 del mattino), in nessun caso siamo riusciti a scaricare un solo file. I link risultano tutti non raggiungibili. Si potrebbe scrivere una piccola manualistica di come 100 ebook gratuiti diventino 10 e poi “tecnicamente” tendano inesorabilmente a zero.
Già perché la navigazione è difficilissima, lenta e piena di errori, anche dentro le restanti pagine del sito, dove sono disponibili un discreto numero di opere del catalogo Mondadori (dai classici a testi recenti di autori contemporanei) che fino alle 24 di domenica sarebbero scaricabili anch’esse senza carta di credito. Stremati dall’ora tarda (ma abbiamo ritentato poi anche durante la giornata di domenica con i medesimi risultati) decidiamo così per “impadronirci” dell’ultima opera di Alberto Bevilacqua: anche in questo caso il clic ripetuto su “Aggiungi al carrello” da esito negativo. Un dio buono ci evita così il download di “Anni Struggenti” (gli ebook in vendita hanno due tipologie di prezzo, 10.000 lire per i libri più vecchi e 20.000 per le novità) e ci assiste poi anche durante il successivo tentativo, fallito anch’esso, di scaricare l’ultimo bestseller di Bruno Vespa, “Scontro finale” in versione elettronica. La grande letteratura per una volta ringrazia.
Una iniziativa partita troppo presto? E ‘ molto probabile che sia così, non tanto per il sostanziale fallimento tecnico della inaugurazione del sito ebook di Mondadori, quanto per la assoluta mancanza di attrattiva per un libro elettronico così limitato nelle sue possibilità e nella sua leggibilità. Ditemi voi quante persone vorranno comprare la versione software dell’ultimo Bevilacqua (a un prezzo solo lievemente inferiore di quelllo della versione cartacea acquistabile in un ipermercato) per leggerlo sullo schermo di un PC. Senza poterlo trasportare (nemmeno su un PDA, la versione attuale di MS reader non lo consente) senza poterlo prestare ad un amico, senza poterlo stampare; senza poterlo nemmeno leggere se si utilizza un sistema operativo non Microsoft.
Molte cose dovranno cambiare prima che la rivoluzione degli ebook prenda piede nel mondo consumer. Certo, nel caso di Mondadori, sarà necessario iniziare rendendo i link del proprio neonato sito web funzionanti; magari sarà anche utile non illudere gli utenti con promesse di gratuità di fatto non mantenute; forse sarà anche il caso di ripensare la politica dei prezzi proposti. Ma anche una volta risolti questi piccoli problemi la sensazione è che la strada verso il libro elettronico sia ancora lunga. Lunga e per nulla certa.