Contrappunti.it/L'horror online, King e la Nivea

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di Massimo Mantellini. Una passeggiata tra le iniziative più disgustose che si possono trovare su internet
di Massimo Mantellini. Una passeggiata tra le iniziative più disgustose che si possono trovare su internet


Sostengo da tempo che sarebbe necessaria una rubrica che si occupi di “disgusto online”.
Sono sempre più convinto che avrebbe materiale in abbondanza da trattare.

Fra gli orrori più recenti scesi nel mondo dell’ HTTP come si fa a non citare l’iniziativa di Stephen King? L’autore horror (ecco, appunto) americano, forse ancora confuso dopo il terribile incidente stradale di qualche mese fa, si propone nella inedita veste di “scrittore a peso” per i suoi affezionati lettori. Il buon Stephen, incurante degli anticipi miliardari che ottiene dagli editori per le sue opere cartacee, ha dato così inizio ad una nuova semplice modalità commerciale. Scrive un capitolo e poi si ferma. Se almeno il 75% di quanti lo scaricano dal web paga 1 dollaro per leggerlo, lo scrittore mette mano al secondo capitolo. Diversamente nisba. Pare che l’esperimento per ora funzioni, pubblicizzato dallo slogan “Pay and the story rolls”. L’iniziativa pare, a occhio, discretamente disgustosa.

Disgusto tutto sommato controllabile; nemmeno paragonabile a quella che scatena O.J. Simpson. E’ di questi giorni la notizia dell’apertura di un sito web nel quale O.J. risponde a domande e curiosità sul caso giudiziario che lo ha visto protagonista. Poco meno di dieci dollari saranno sufficienti a chiunque per accedere al sito askoj.com e porre i propri quesiti direttamente all’ex campione di football, assolto per insufficienza di prove dall’accusa penale di omicidio plurimo e poi invece condannato in sede civile a rifondere 33 milioni di dollari alle famiglie dei due amanti uccisi. Una singolare ambiguità da annoverare nella serie “solo in America”.

Per passare a vicende più futili è poi una fortuna che in Italia abbia avuto poca eco la grande idea di un giovane 26enne del Texas che ha deciso di vivere online per 365 giorni fino al 1 gennaio 2001 . Il poveretto vive da gennaio in un appartamento di Dallas consumando solo ciò che riesce ad acquistare online. Si fa chiamare DCG , acronimo che sta per ” Ragazzo PuntoCom “. Il sito DotComGuy.com , come previsto, ha ricevuto qualcosa come dieci milioni di accessi nel primo giorno di reclusione volontaria.

Cosa fa sotto l’occhio attento delle web cam questo giovane descritto dai giornali americani come di media bellezza e media intelligenza? Guarda molta TV, mangia patatine fritte, ascolta il gruppo musicale dei Kansas, parla con il suo cane (indovinate come si chiama l’ animale: ” dotcomdog ” ovvero canepuntocom ), naviga in rete, rilascia interviste. Più di mille articoli su giornali e TV dall’inizio dell’anno.

Il pubblico di Internet pare gradire molto simili esibizioni fin dai tempi in cui, nel 1996, una ragazza di nome Jenny decise di mettere una web cam in camera da letto ad uso e consumo dei sottoscrittori del suo sito web. Altri tempi. Oggi le trasmissioni televisive diventano piccoli succedanei del web dove, come avviene nel format Big Brother (prossimamente in onda anche in Italia), emeriti sconosciuti si propongono a noi in diretta web in una lotta al coltello per conquistare soldi e notorietà.

Siamo tutti voyer?
E’ possibile. Ci siamo completamente rincretiniti regalando il nostro tempo a futilità senza importanza? E’ molto probabile. Quello che so per certo è che a fianco del computer nelle nostre navigazioni sul web si renderà sempre più spesso necessaria la presenza di quei graziosi sacchetti di carta che troviamo nella tasca dei sedili in aereo.

E così al volo non posso non segnalarvi il sito web italiano dal nome più brutto che mi sia mai capitato di ascoltare: “Superfighetto & Megatipina”, rintracciabile all’indirizzo www.superfighetto.it . Io, mi scuserete ma anche per via dell’ età, rinuncio a visitarlo. Mi accontento del nome. E complimenti alla Nivea (sponsor del sito) per aver pensato neologismi tanto accattivanti degni della prossima edizione del vocabolario Treccani.

Ci vorrà un sacchetto di carta sempre più spesso online, a meno che qualcuno non si decida a istituire un servizio di pubblica utilità, una specie di bollettino dei naviganti in cui, al posto di “vento forte mare forza sette”, si pianti una bandierina con su scritto: attenzione! a questa indirizzo sito deficente.

Nel tentativo difficile di non diventare come quanti hanno scritto a DotComGuy in questi mesi per comunicargli la loro ammirazione:
(traduco al volo la parte finale della mail di tal Brad Harris che è in testa alla top ten dei migliori messaggi giunti questa settimana)
“Hey DotComGuy,
……
io penso che quanto tu stai facendo è fantastico.
Non credo che sarei capace di tanto.
Un’ultima domanda……. quel portatile che ti vedo usare quando te ne stai a letto…
dove potrei trovarne uno simile?
Un tuo nuovo fan

Brad.”

Massimo Mantellini

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Pubblicato il
7 ago 2000
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