Washington (USA) – Un hacker entrerebbe nel sistema di controllo dei voli civili per combinare danni? No, eppure uno studio del Congresso americano che si occupa delle numerose vulnerabilità nella sicurezza informatica dei sistemi computerizzati della Federal Aviation Administration sostiene che questi sono “attaccabili dagli hackers”.
In realtà la FAA, stando a quanto afferma lo studio, deve temere qualche cracker senza scrupoli che, sfruttando una sicurezza ballerina sul piano informatico potrebbe, forse, entrare senza troppe difficoltà nei sistemi di gestione del volo e causare non precisati ma anche consistenti danni…
Secondo lo studio realizzato dal General Accounting Office del Congresso, la FAA non ha provveduto ad investigare e risolvere “una debolezza diffusa nelle proprie applicazioni informatiche”. “Come risultato di queste mancanze – si legge nel rapporto – la FAA consente che i propri consulenti esterni continuino a sottostimare i rischi dovuti alla debolezza dei sistemi senza assicurarsi che chi si occupa di valutare la situazione sia in grado di farlo e degno di fiducia”.
Va detto che lo studio non entra nei dettagli circa la portata degli eventuali danni che potrebbero essere causati da crackers senza scrupoli. Un “buco” nel rapporto che la FAA si è affrettata a riempire spiegando: “Riteniamo che le protezioni in campo siano numerose. Le aggiornamo ogni giorno. Vi sono molti livelli di sicurezza e noi ci occupiamo con la massima serietà della sicurezza del sistema di gestione del volo civile”.