Cookie traccianti: Meta paga 90 milioni di dollari

Cookie traccianti: Meta paga 90 milioni di dollari

Meta pagherà 90 milioni di dollari come risarcimento per la violazione della privacy degli utenti statunitensi attraverso cookie traccianti.
Cookie traccianti: Meta paga 90 milioni di dollari
Meta pagherà 90 milioni di dollari come risarcimento per la violazione della privacy degli utenti statunitensi attraverso cookie traccianti.

Meta ha accettato di pagare 90 milioni di dollari come risarcimento per la violazione della privacy di alcuni utenti statunitensi che avevano avviato una class action nel 2012. L’azienda di Menlo Park è stata accusata di usare i cookie per tracciare la navigazione anche quando gli utenti non erano collegati a Facebook.

Tracciamento con il pulsante Like

In base alla denuncia presentata dagli avvocati, Facebook aveva comunicato di non effettuare il tracciamento dopo il log out dal social network. In realtà utilizzava specifici cookie per tracciare gli utenti sui siti di terze parti attraverso il pulsante Like inserito nelle pagine web. La denuncia era stata respinta nel 2017 perché gli utenti non avevano dimostrato la violazione della privacy o di aver subito danni economici, ma in appello è stata ribaltata la sentenza del giudice di primo grado.

La Corte Suprema aveva successivamente respinto il ricorso di Facebook. In base al Wiretap Act, la raccolta dei dati può essere effettuata solo con il consenso degli utenti. Meta ha quindi deciso di negoziare la risoluzione del caso, pagando 90 milioni di dollari. L’azienda dovrà inoltre cancellare tutti i dati. L’accordo dovrà essere approvato dal tribunale, ma gli avvocati sono fiduciosi.

Un portavoce di Meta ha dichiarato:

Raggiungere un accordo per questo caso, che risale ad oltre dieci anni fa, è nel migliore interesse della nostra comunità e dei nostri azionisti, e siamo lieti di aver risolto il problema.

La somma è tra le più alte pagate da Meta per evitare una class action. Al primo posto ci sono i 650 milioni di dollari pagati a febbraio 2021. All’inizio di gennaio, il garante della privacy francese ha inflitto all’azienda una multa di 60 milioni di euro per non aver offerto una semplice modalità di rifiuto dei cookie.

Fonte: Business Wire
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Pubblicato il
16 feb 2022
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