Il Garante per la protezione dei dati personali aveva avviato a fine ottobre un’istruttoria per verificare il rispetto delle norme in vigore da parte di alcuni siti che hanno attivato il cosiddetto “cookie wall“. L’autorità ha ora comunicato di aver chiesto informazioni ai gruppi editoriali italiani che hanno adottato questo tipo di blocco.
Cookie wall: profilazione o pagamento
Da circa un mese, testate giornalistiche online, siti web e aziende operanti nel settore televisivo hanno iniziato ad applicare filtri per accedere ai contenuti. Alcuni di essi sono correttamente visualizzabili solo pagando un abbonamento. Quelli gratuiti dovrebbero invece essere visibili anche negando il consenso ai cookie.
Come sicuramente avranno notato molti utenti è ora obbligatorio accettare i cookie di profilazione per poter leggere le notizie. Chi non vuole rilasciare il consenso alla raccolta dei dati, che verranno utilizzati per le inserzioni pubblicitarie personalizzate, deve necessariamente sottoscrivere l’abbonamento (paywall).
Questo è il pop-up mostrato sul sito di Repubblica (gruppo GEDI Digital):
Per accedere ai contenuti gratuiti di alcune sezioni del sito è necessario cliccare su “Accetta” e quindi consentire la copia sul dispositivo dei cookie che inviano varie informazioni all’editore e ai suoi partner commerciali. L’alternativa è cliccare su “Rifiuta e abbonati” per sottoscrivere l’abbonamento (Base per i contenuti gratuiti, Premium per i contenuti a pagamento).
Un simile pop-up viene mostrato anche sul sito del Corriere della Sera (gruppo RCS MediaGroup):
In base alle linee guida pubblicate dal Garante a luglio 2021, l’uso dei cookie wall è illegittimo, tranne nei casi in cui il titolare del sito permetta l’accesso ai contenuti senza richiesta di consenso all’uso dei cookie.
L’autorità ha chiesto ai maggiori gruppi editoriali nazionali di chiarire le modalità di funzionamento del meccanismo e di fornire tutti gli elementi utili a dimostrare che la normativa in materia di protezione dei dati personali sia stata rispettata.