Mai come quest’anno la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) riguarda tutti noi. La transizione energetica, la sostenibilità, l’economia circolare: temi che sullo sfondo hanno le drammatiche immagini di Catania di queste ore, emblema primo di ciò che piccole variazioni nella temperatura possano comportare a livello climatico. L’evento, che si terrà a Glasgow, sarà in questa edizione aperto a tutti grazie alla collaborazione tra le Nazioni Unite e Google: gli appuntamenti saranno infatti trasmessi attraverso YouTube e Google Arts and Culture, megafoni digitali che porteranno la COP26 nelle case di chiunque abbia a cuore questo tipo di tematica.
I creatori digitali di YouTube alla conferenza creeranno contenuti da condividere con il loro pubblico globale, e noi pubblicheremo video, immagini e opere d’arte dalla “zona verde” – il centro delle attività della COP26 – attraverso una nuova pagina su Google Arts and Culture, invitando le persone ovunque a partecipare alle discussioni e alle attività. […] Il nostro lavoro a COP26 è parte della nostra più ampia strategia per il terzo decennio di azione per il clima. Non solo siamo impegnati ad essere più sostenibili nel modo in cui Google opera come azienda, ma siamo anche concentrati sulla costruzione di nuove tecnologie per assicurarci che anche i partner, i clienti aziendali e i miliardi di persone che usano i prodotti Google ogni giorno possano essere più sostenibili insieme a noi.
Ruth Porat, Senior Vice President and Chief Financial Officer, Google & Alphabet
Questa operazione vuol trasmettere non soltanto i contenuti di un appuntamento che può essere cruciale per le sorti climatiche del pianeta, ma anche l’immagine di un brand che attraverso la propria ricerca ed i propri servizi tenta di lasciare un’impronta positiva nei mercati in cui agisce. Alphabet ricorda il proprio impegno nelle smart city e nel cloud, nella ricerca per tetti fotovoltaici e nei consumi dei propri device.
Un matrimonio importante che parte da una diretta streaming, dal tentativo di rendere la COP26 un evento popolare invece che una riunione politica a porte chiuse. Il senso dell’evento, del resto, è esattamente questo e poterne portare i contenuti su YouTube significa portare la COP26 in ogni casa, su ogni smartphone, ad ogni persona interessata al futuro.