Sono passati nuovamente all’attacco, dopo aver applicato sigilli a più di 200 spazi online legati alla violazione del diritto d’autore. Gli agenti della U.S. Immigration and Customs Enforcement (ICE) hanno ora chiesto ad una corte di New York di ignorare l’agguerrito contropiede legale orchestrato da Puerto 80 Projects , che gestisce il portale di indexing sportivo Rojadirecta.
Proprio Puerto 80 si è da poco fregiato di particolare primato: essere il primo gestore di domini a ribellarsi alle chiusure ordinate da ICE e Department of Justice (DoJ), trascinando di fatto il governo di Washington davanti ad un giudice federale. Al giudice di New York era stato dunque chiesto di ordinare la rimozione dei sigilli ai domini .com e .org . Rojadirecta era riuscito a sopravvivere solo grazie ai suoi indirizzi .es e .me .
Stando alla posizione di ICE e del DoJ, la petizione presentata da Puerto 80 dovrebbe venire respinta dal giudice, perché rischierebbe – almeno se vincitrice in aula – di restituire al portale Rojadirecta i suoi pericolosi link illeciti . La risposta di Puerto 80 è arrivata tempestiva: gli agenti governativi avrebbero di fatto espropriato illegalmente una proprietà web, che non avrebbe mai permesso ai suoi utenti di violare il copyright in maniera diretta .
Mauro Vecchio