Copyright, stop alle citazioni di massa

Copyright, stop alle citazioni di massa

Un giudice californiano blocca gli agguerriti tentativi di una società specializzata in contenuti per adulti. Impossibile processare insieme 5mila utenti BitTorrent. Oltretutto chiedendo risarcimenti esagerati
Un giudice californiano blocca gli agguerriti tentativi di una società specializzata in contenuti per adulti. Impossibile processare insieme 5mila utenti BitTorrent. Oltretutto chiedendo risarcimenti esagerati

Correva l’anno 2010 quando i vertici della società statunitense On the Cheap LLC avviavano un’agguerrita causa legale contro un gruppo di 5mila utenti BitTorrent . Tutti accusati di aver messo in condivisione copie illecite del film pornografico Danielle Staub Raw .

Un giudice della California ha ora respinto le richieste della società a stelle e strisce, che vorrebbe processare in massa gli scariconi del torrentismo . Una questione pratica prima che giurisdizionale, dal momento che “nessuna aula di tribunale può contenere più di 200 persone”.

Con 5mila accusati – e relativi difensori – si scatenerebbe certamente uno scenario da incubo legale, che metterebbe (almeno secondo il giudice) a repentaglio gli efficaci meccanismi della giustizia . Secondo il parere della corte, gli avvocati di On the Cheap LLC non avrebbero alcuna intenzione di perseguire singolarmente i netizen.

C’è di più. La difesa legale della società non avrebbe presentato al giudice la documentazione richiesta in precedenza, in particolare relativa alle motivazioni dietro i risarcimenti da migliaia di dollari chiesti agli utenti. Oltretutto partendo dal prezzo unitario del film: poco meno di 20 dollari .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
12 set 2011
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