Non bastano severe normative e operazioni delle forze dell’ordine: Washington non ritiene che l’Italia sia del tutto affidabile quando si viene alle violazioni del diritto d’autore e, in particolare, del copyright.
Il problema, evidenziato dal viceministro americano al Commercio, Shaun Donnely, sta nel fatto che l’Italia non riuscirebbe a far rispettare le leggi, cosa che provocherebbe problemi in tutti i settori colpiti dalla pirateria e dalla contraffazione.
Non è certo la prima volta che funzionari di Washington bacchettano il nostro paese su questo fronte. Ad ogni modo, dopo alcuni incontri con le istituzioni italiane, Donnelly ha dichiarato di essersi sentito “incoraggiato da quanto hanno detto importanti rappresentanti italiani sul loro impegno” e ha riconosciuto che in questa materia sono stati compiuti notevoli passi avanti.
Ciò non toglie l’Italia, peraltro, dalla watch list compilata dagli USA e che elenca quei paesi in cui nonostante le normative rimane alto il rischio pirateria e il problema contraffazione. “Sia per gli USA che per gli Stati Europei – ha anche dichiarato Donnelly – il futuro dell’economia sarà basato su prodotti con un elevato contenuto intellettuale. Per noi americani ed europei la tutela della proprietà intellettuale sarà cruciale”.