Corbis, pubblicità in cambio di foto

Corbis, pubblicità in cambio di foto

Il gigante della fotografia lanciato da Bill Gates lavora sulla svolta web: consentirà di arricchire siti e blog con le sue foto, che conterranno le sue pubblicità
Il gigante della fotografia lanciato da Bill Gates lavora sulla svolta web: consentirà di arricchire siti e blog con le sue foto, che conterranno le sue pubblicità

I modelli di business online basati sulla pubblicità funzionano e attirano fan da tutto il Mondo. Nessuno stupore quindi se un notissimo broker fotografico come Corbis decide di rivolgersi direttamente a webmaster e blogger per offrire un prodotto di questo genere: immagini “gratuite”, accompagnate da pubblicità.

L’azienda, che fa capo a Bill Gates, 18 anni fa puntava ad “appendere” le foto digitali nelle case di milioni di americani. Oggi l’idea è quella di embeddare la pubblicità direttamente sulle immagini per il web.

Come sottolinea Reuters , Corbis ha stretto una partnership con PicScout , società specializzata nel software per la gestione del copyright. Quest’ultima ha fornito non solo il suo Image Tracker , un sistema capace di individuare online le foto protette da copyright (usato anche da GettyImages ), ma anche il know-how tecnico per la realizzazione della nuova piattaforma – al momento chiamata genericamente progetto PicApp .

Come ha spiegato Gary Shenk, CEO di Corbis, le foto disporranno di un piccolo overlay pubblicitario o di un pop-up che comparirà solo al passaggio del mouse. “Abbiamo attivato questa collaborazione in modo che le foto vengano tracciate, e se dovessero essere usate illegalmente saremmo in grado di scoprirlo”, ha dichiarato Shenk. “Sfruttando comunque questa applicazione, sei in completa legalità e pronto all’utilizzo”.

PicScout, però, si è spinta oltre perché ha già pensato ad un modello commerciale che consenta ai blogger anche di guadagnare: ad ogni click sulle immagini corrisponderà infatti un credito. Sarà da valutare, quindi, alla fine della prima fase di Beta testing, l’ efficienza economica dell’intero progetto. Alcuni esperti, infatti, sostengono che il sistema adottato possa essere replicabile in grande scala, magari su qualche piattaforma di social networking. I numeri potrebbero ingrossarsi rapidamente.

Al momento sono ancora aperte le iscrizioni alla Beta di PicApp. Gli utenti scelti per la sperimentazione sul campo potranno accedere liberamente agli archivi fotografici e pubblicare sui propri blog o siti le immagini che preferiscono. Contemporaneamente, potranno iniziare a guadagnare qualche dollaro dai click-through generati.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
29 nov 2007
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