Corea del Sud, i brogli su Twitter

Corea del Sud, i brogli su Twitter

La piattaforma di microblogging sarebbe stata utilizzata a fini propagandistici e per snidare gli avversari politici del Presidente Park Geun-hye. Milioni i messaggi postati dall'intelligence
La piattaforma di microblogging sarebbe stata utilizzata a fini propagandistici e per snidare gli avversari politici del Presidente Park Geun-hye. Milioni i messaggi postati dall'intelligence

I servizi segreti coreani sono stati accusati di utilizzare Twitter per indirizzare l’opinione pubblica durante le elezioni politiche .

A dirlo è un’indagine che ha permesso di raccogliere numerosi indizi relativi a campagne di diffamazione online che avrebbero influenzato la politica locale negli ultimi anni : a contribuire all’investigazione anche un semplice utente del social media, @zarodream , ringraziato dagli utenti Twitter coreani.

In particolare, alla vigilia delle scorse elezioni parlamentari e presidenziali che hanno poi visto uscire vincitore, per appena un milione di voti, l’attuale presidente Park Geun-hye, l’intelligence della Corea del Sud e la task force cibernetica del Ministero della Difesa avrebbero rispettivamente postato sulla piattaforma di microblogging più di 24 milioni e più di 23 milioni di messaggi per influenzare il voto degli utenti .

Già all’epoca dei fatti l’opposizione accusò la presenza
di simili strategie online e diverse altre indagini della polizia sono state aperte dal 2012 ad oggi.

La piattaforma di microblogging sarebbe, peraltro, solo uno dei mezzi online utilizzati dai servizi segreti per screditare gli avversari politici di Park Geun-hye: a coordinare la macchina del fango sarebbe stato l’ex vertice dell’intelligence coreana Won Sei-hoon.

I servizi segreti della Corea del Sud, finora, hanno naturalmente respinto qualsiasi accusa: anche se ammettono di aver usato Twitter, affermano di averlo fatto per contrastare le azioni online della Corea del Nord, molto attiva nel tentare di screditare il dirimpettaio.

Investita dal dibattito pubblico coreano, peraltro, adesso c’è anche la credibilità dell’incaricato dell’indagine: secondo l’opposizione sarebbe stato fin troppo tenero in quanto al soldo del Governo in carica.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
29 nov 2013
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